Un evento straordinario che celebra l’arte italiana in una carrellata unica di capolavori. La mostra “Da Caravaggio a Bernini. Capolavori del Seicento italiano nelle collezioni reali di Spagna” – che si terrà dal 14 aprile al 30 luglio 2017 presso le Scuderie del Quirinale a Roma -, ci offre una selezione di dipinti e sculture del Seicento italiano, nelle Collezioni Reali di Spagna riflette gli strettissimi legami politici e le strategie culturali stabilite tra la corte spagnola e gli stati italiani nel corso del XVII secolo. Queste meraviglie fanno parte della incredibile collezione di opere d’arte della dinastia asburgica, frutto di doni diplomatici da parte dei governanti italiani, determinati a guadagnarsi il favore dei sovrani di Spagna che, con i loro possedimenti (il Viceregno di Napoli e lo Stato di Milano) condizionarono dalla metà del Cinquecento l’evoluzione della politica italiana. È questo il caso di due tra i dipinti più spettacolari in mostra, Lot e le figlie di Guercino e La conversione di Saulo di Guido Reni, donati a Filippo IV dal principe Ludovisi allo scopo di garantire la protezione spagnola sul minuscolo Stato di Piombino. (Continua a leggere dopo la foto)

Altre opere straordinariamente belle e significative vennero commissionate o acquistate da mandatari del re, tra queste il magnifico Crocifisso del Bernini proveniente dal Monastero di San Lorenzo del Escorial, opera raramente accessibile al grande pubblico. Altre invece vennero ordinate o comprate, come nel caso della Salomè di Caravaggio, dai rappresentanti della monarchia spagnola in Italia inviati presso la corte pontificia o a Napoli, alla morte dei quali le opere andarono ad accrescere le collezioni reali. L’interesse per la cultura italiana da parte dei sovrani spagnoli si riflette inoltre negli inviti a lavorare a corte rivolti a maestri quali il napoletano Luca Giordano, attivo in Spagna per un decennio.
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A testimonianza di ciò i viaggi in Italia di alcuni artisti spagnoli, come José de Ribera, che giunse a Roma nel 1606 e trascorse la maggior parte della sua vita a Napoli. Di questo artista la mostra espone cinque capolavori tra cui il celebre Giacobbe e il gregge di Labano. Il primo soggiorno di Velázquez in Italia, tra il 1629 e il 1630, si rivelò fondamentale per la sua pittura, come dimostra l’eccezionale Tunica di Giuseppe. Nel 1819, per volere del re Ferdinando VII, venne creato il Museo Real – poi Museo del Prado – in cui furono raccolte opere provenienti per la maggior parte dalle Collezioni Reali. È da questo straordinario fondo collezionistico, a tutt’oggi sottoposto alla tutela di Patrimonio Nacional, che i capolavori oggi presentati a Roma sono stati selezionati sulla base del loro eccezionale valore artistico e storico.
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