“Marco, ieri sera mentre parlavi con Onestini e Impastato ti è sfuggita una frase che ha suscitato la sensibilità di molte persone. Sicuramente non era nelle tue intenzioni, ma devo leggerti un comunicato”. Inizia così la quarta puntata del Grande Fratello Vip, con Ilary Blasi che chiama Predolin nel confessionale, dopo il putiferio scatenato in rete per la bestemmia pronunciata dal conduttore tv in una conversazione in giardino con i suoi compagni d’avventura. E nel confessionale c’è una brutta sorpresa per Marco: la decisione del Grande Fratello. “Le tue affermazioni all’interno della casa hanno violato le regole e lo spirito stesso del Gf. In questi casi la conseguenza disciplinare è inevitabile, sei ufficialmente squalificato”. È così incredulo Predolin, che dice subito: “Mi dispiace, ma vi state sbagliando”. Ma poi la clip che gli mostra la Blasi gli rinfresca la memoria. Ma lo fa anche arrabbiare: “La crocifissione è avvenuta – dice amareggiato – spero di risorgere. Mi dispiace molto, non era questo il Grande Fratello che volevo fare. Non è piacevole per l’immagine, per l’età che ho. Mi avete ributtato nel fango”. (Continua dopo la foto)



{loadposition intext}
Predolin non sapeva che “mannaggia” significa “maledetto”. Glielo spiega Signorini, che poco prima l’aveva rimproverato per altre sue frasi contro la comunità Lgbt: “Etimologicamente vuol dire ‘male ne abbia‘, e affiancato al nome di un santo o di una divinità è un’imprecazione e può risultare offensiva”. “La lezione l’ho pagata cara”, aggiunge poi Predolin che, tra le lacrime, corre ad abbracciare l’opinionista. Ilary Blasi lo consola: “Nessuno pensa che tu sia una persona cattiva, neanche io sapevo il significato di mannaggia”. Altrettanto sicuramente, molti non sanno che in Italia, fino a poco tempo fa, bestemmiare era considerato reato. Per legge le bestemmie sono state perseguibili fino al 1999, da quel momento in poi pronunciarle non è stato considerato più reato. Non significa però che, a livello sociale, la bestemmia non sia considerata un atto deprecabile. In alcuni casi, infatti, se pronunciata in pubblico, può comportare un illecito amministrativo. Tuttavia, sempre secondo la legge, sono sanzionabili le offese a Dio, alle divinità e ai defunti, ma non le offese contro la Madonna. Quindi, formalmente, l’uscita infelice di Marco Predolin non è considerata una bestemmia. Ma gli è costata comunque cara: l’uscita dal gioco.