Pippo Baudo, nostalgia per il passato. Una carriera televisiva encomiabile e 85 anni d’età, il signore della tv italiana ha espresso la sua opinione come osservatore su un panorama in continuo cambiamento sul piccolo schermo. Una posizione nostalgica e anche molto chiara sulle modalità con cui il mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento prova ad andare incontro ai gusti epocali in piena metamorfosi.
Lo ha espressa senza mezzi termini durante un’intervista rilasciata per La Nazione. Pippo Baudo, con all’attivo oltre 150 programmi, 13 edizioni del Festival di Sanremo, diversi film e anche brani musicali scritti pure per altri artisti, ha detto la sua in qualità di signore indiscusso della televisione italiana. Il “Pippo nazionale” dopo 60 anni di carriera ha così posto in evidenza alcuni aspetti di un mondo a lui molto caro.

“Leggo che Carlo Conti torna con Tale e Quale, ma è possibile? Ancora? E Bonolis che fa tutti gli anni Avanti un altro?”. Uno sguardo da telespettatore che lo riporta inevitabilmente a pensare ai tempi passati con un pizzico di nostalgia: “Ci mancherebbe che mi rimettessi in gioco” e aggiunge: “Mi limito a guardare e purtroppo vedo sempre le stesse cose, un format ripetuto 7, 8 volte”.

Un appunto non solo su Carlo Conti ma anche su Paolo Bonolis: “Paolo Bonolis è bravissimo, è colto, spiritoso, intelligente. Ma non si vergogna a fare tutti gli anni Avanti un altro? Ma sforzati, inventa qualcosa di nuovo. E poi tutta quella volgarità… alla volgarità ricorre chi non è bravo. La tv di oggi è fatta solo di fotocopie”.


Questo a proposito di un conduttore, ovvero lo stesso Paolo Bonolis che, a proposito di Luna Park, in onda dal 1994 al 1997, con alla guida del timone Carlo Conti il mercoledì e Bonolis il venerdì, aveva raccontato un aneddoto su Baudo: “Pippo Baudo si arrabbiava perché dicevo alla fine della puntata: ‘Domani non perdetevi l’appuntamento con il Pippone Nazionale’, lui si incaz**va tantissimo”.