Oggi è in televisione con il programma ”Io e te”, ma la carriera di Pierluigi Diaco è iniziata tanti anni fa. A 15 anni già faceva intervista ai politici su Italia Radio mentre a 16 anni era sul piccolo schermo a Tele Monte Carlo. Nel 1995 debutta nel programma “TMC Giovani” nel 1995. Nella stessa stagione 1995-1996 conduce il programma Generazione X poi passa alle reti Rai. Qui conduce “La cantina” e “Maglioni marroni”.
Qualche anno dopo Pierluigi Diaco arriva a Sky, poi la radio come speaker a Rtl 102.5, “Uno Mattina”, e infine “Io e Te”, una trasmissione piena d confronti e interviste svolte tra conduttore e ospiti in studio, e che punta tutta sull’emozionalità. In studio insieme a lui ci sono anche Katia Ricciarelli e e Santino Fiorillo, che ha esordito in video nella scorsa edizione. Anche lui è stata un’altra grande sorpresa perché con la sua travolgente simpatia ha conquistato da subito il pubblico. (Continua a leggere dopo la foto)

Un programma dedicato ai buoni sentimenti, all’intimo racconto tra amici, agli amori e al romanticismo, ma anche alle icone popolari, agli usi e costumi e alle chiacchiere sotto l’ombrellone. Un programma che terrà compagnia gli italiani per tutta l’estate nel primo pomeriggio. In studio, come detto, il soprano, attrice e ora anche conduttrice Katia Ricciarelli e Santino Fiorillo. (Continua a leggere dopo la foto)

Nella puntata di oggi il conduttore ha avuto un crollo emotivo. Pierluigi Diaco ha pianto in diretta durante l’intervista con il conduttore dell’Eredità Flavio Insinna. Diaco ha ammesso di essersi lasciato andare a delle critiche nei confronti delle persone che lavorano con lui alla trasmissione di Raiuno. (Continua a leggere dopo la foto)


{loadposition intext}
“In questo mese che lavoro in questo studio mi è capitato per il troppo amore e la troppa passione che metto in questo mestiere, essendo un emotivo, di avere delle intemperanze e quindi a microfono aperto, mi sono permesso di giudicare il lavoro delle persone che lavorano qua dentro”, ha spiegato un commosso Diaco.
“Il coronavirus è mutato in D614G, è più aggressivo”. La scoperta con un nuovo studio