Si parlava di unioni civili, nella puntata di Tagadà andata in onda lunedì 15 febbraio. E, tra gli ospiti chiamati a rispondere a 10 domande, nel salotto di Tiziana Panella, c’era anche Paolo Bonolis che, durante la trasmissione de La7, ha espresso senza mezzi termini il suo punto di vista sull’argomento: “Come la penso sulle unioni civili? Credo si stia cavalcando la legge in una maniera molto partigiana, ognuno si racconta frammenti della legge per trovare appigli per la propria navigazione politica”, ha detto Bonolis. E ha aggiunto: “Io credo che i diritti civili debbano essere per tutti i medesimi” e specifica la sua posizione: ‘’Sono favorevole, è una cosa naturale, appartiene all’arcobaleno della vita”.
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Ma non è finita. Si affronta anche il tema della spinosa questione della stepchild adoption. Ed è proprio quella frase di Bonolis che fa scattare la polemica: “I figli se possono vivere in una famiglia fatta da padre e madre che siano due donne o due uomini o un uomo e una donna cambia poco. Sempre meglio che con sette suore, secondo me”. Secondo voi ha ragione? Trovate la frase di Bonolis fuori luogo? In effetti, se ci pensate bene, un bambino cresciuto circondato dall’amore di due genitori che lo amano non cresce più felice di un bambino cresciuto in un istituto? Pensateci bene. E dite la vostra.
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