Paola Ferrari è intervenuta con un post su Instagram parlando del caso di Greta Beccaglia, la giornalista molestata durante un collegamento tv fuori dallo stadio Castellani di Empoli. “Succede da sempre e finalmente qualcuno si indigna. Quante volte abbiamo dovuto tacere per non perdere il nostro lavoro! Ipocrisia e misoginia sono presenti anche oggi. Striscianti, vigliacchi e umilianti. Proprio dove non te lo aspetti”.
A ‘Un giorno da pecora’ su Rai Radio 1, Paola Ferrari ha rivelato che anche lei ha dovuto subire le orribili attenzioni dei bruti mentre svolgeva il proprio lavoro: “Voi mi vedete adesso da tanto nei programmi, tipo Domenica Sportiva, ma io i primi 15-20 anni li ho fatti nei campi. Ho lavorato anche con Giorgio Micheletti, che è il protagonista un po’ in negativo della vicenda – ha aggiunto -. È successo anche a me, perché quando stai fuori da una finale di Champions League, ti capitano queste cose. Ti dicono di tutto, che ti mettano le mani addosso è molto più grave. Purtroppo nella calca capita, è capitato spesso”.
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La giornalista sportiva della Rai è ospite della puntata di Verissimo che andrà in onda sabato 4 dicembre condotto da Silvia Toffanin su Canale 5. E ha raccontato l’infanzia terribile che ha vissuto. A 16 anni ha lasciato la sua famiglia, sua mamma aveva problemi mentali, ha anche tentato di ucciderla: “Ho vissuto un incubo. Avevo una madre con dei problemi mentali seri: ha cercato per ben tre volte di uccidermi quando ero piccola. Poi, sono riuscita a difendermi e sono scappata via di casa. Ero sola, mio padre era assente e non avevo fratelli che mi proteggessero. È stato un trauma molto difficile da superare”.
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Un dramma terribile che le ha lasciato profonde cicatrici: “Mi rammarico di non essere riuscita a perdonarla, nonostante lei me lo avesse chiesto. Quando poi mia mamma è venuta a mancare mi sono sentita in colpa. Su certe cose non riesco a voltare pagina”. La paura dell’instabilità mentale della madre l’ha sempre perseguitata, soprattutto in un momento delicato come quello della propria maternità: “Non avevo istinto materno, volevo solo lavorare. La gravidanza non è stata un periodo felice, non ero me stessa. Alla fine, ho fatto pace con tutte le mie paure e quando sono nati i miei figli è nato un amore fortissimo”.
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Dopo averlo fatto su Instagram, durante l’intervista a Silvia Toffanin è tornata sul caso della giornalista Greta Beccaglia: “A me è capitato moltissime volte. Chi dice che non succede è ipocrita perché è un mondo maschile. In tutti gli ambienti lavorativi le donne purtroppo devono fare i conti con delle proposte spiacevoli”.