I saluti romani, i cori fascisti e i “Sieg Heil” dei ragazzi e delle ragazze del movimento giovanile di Fratelli d’Italia arrivano fino alle stanze del potere di Bruxelles. A commentare la videoinchiesta di Fanpage in onda su Piazza Pulita sulla Gioventù nazionale L’aria che tira, il talk show politico in onda su La7. Ma andiamo con ordine.
La videoinchiesta è stata realizzata da una giornalista che si è infiltrata sotto copertura tra le fila del movimento giovanile di FdI, Gioventù nazionale, anche nella sede storica del partito di Colle Oppio a Roma. Cori fascisti, inni al duce, saluti romani. La videoinchiesta ha provocato molte reazioni indignate da parte dei partiti di opposizione ma anche dalla UE.
L’Aria che tira, siparietto tra Garparri e Parenzo sul saluto gladiatorio
Il portavoce della Commissione europea Eric Mamer, riportando il punto di vista dell’esecutivo comunitario e della presidente Ursula von der Leyen ha detto che “sulla simbologia del fascismo è molto chiaro. Non crediamo che sia appropriata, la condanniamo, pensiamo che sia moralmente sbagliata. Siamo molto chiari su questo”.
Durante la puntata di L’aria che tira, il conduttore David Parenzo, ha colto l’occasione per chiedere al suo ospite Maurizio Gasparri di mostrargli come si facesse il saluto gladiatorio. Si tratta del del saluto gladiatorio, il gesto dello stringersi reciprocamente l’avambraccio al di sopra del polso utilizzato in epoca moderna anche dai fascisti.
“Non gliela do la mano, prima si è messo le dita nel naso. Si può fare così”, ha detto stringendo al conduttore l’avambraccio destro, come detto uno dei simboli ripresi dall’antica Roma dai fascisti e utilizzato per salutarsi. A questo punto, però, ha puntualizzato: “Ma io preferisco una pacca sulla spalla”, ha detto il presidente dei senatori di Forza Italia durante la puntata dell’Aria che tira.