Mara Venier è tornata in onda. Come domenica scorsa ha deciso di non lasciare ‘orfani’ i suoi telespettatori. Una ragione di opportunità meglio, un segnale verso una normalità mai così agognata. Rispetto alla settimana scorsa, nella puntata di oggi di Domenica In Mara Venier sembra visibilmente provata per l’emergenza del coronavirus che ha portato lutti e dolore in tutto il mondo e nel nostro Paese in particolare.
Nel collegamento con il presidente della Puglia Michele Emiliano, la padrona di casa si è lasciata andare ad uno sfogo privato: “Di notte mi sveglio, non riesco a dormire; è un incubo, invece viviamo davvero questa realtà. Dobbiamo uscirne fuori”, sono state le parole di Mara Venier, le ultime pronuncite con il cuore in gola dalla commozione. “Grazie Mara, la tua vicinanza nei momenti di difficoltà è sempre puntuale. Ti ringrazio davvero”, ha concluso Michele Emiliano. Continua dopo la foto
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La luce, non è per ora. “Le misure in scadenza il 3 aprile inevitabilmente saranno allungate. I tempi li deciderà, come è sempre accaduto, il Consiglio dei ministri sulla base di un’istruttoria che fa la comunità scientifica. Penso che in questo momento parlare di riapertura sia inopportuno e irresponsabile”. Lo ha detto Francesco Boccia a L’Intervista di Maria Latella a SkyTg24. Continua dopo la foto
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“Tutti noi vogliamo tornare alla normalità, ma prima dobbiamo riaccendere un interruttore per volta. Voglio dirlo a chi dice di aver fretta, prima mettiamo in sicurezza la sanità e le terapie intensive triplicandole, poi lentamente, ripartendo da alcune attività produttive, riaccendiamo un interruttore per volta. Poi toccherà anche alla popolazione e non escludo che gli scaglioni anagrafici possano essere un metodo”, ha spiegato il ministro delle Regioni. Continua dopo la foto
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Boccia si è anche soffermato sulle misure di sostegno ai Comuni annunciate ieri in conferenza stampa dal premier Giuseppe Conte e dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. “Se dovesse servire altro lo faremo e i Comuni lo sanno. Non ci sono gare, non c’è burocrazia e non c’è da attendere perché ovviamente siamo dentro una trasformazione epocale anche nei rapporti tra i livelli istituzionali, quindi ci vuole tanta pazienza e buon senso. Ci siamo e rispondiamo in tempo reale in qualsiasi momento”.
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