Nina Moric, in collegamento con Live – Non è la d’Urso, si sottopone alla macchina della verità per validare l’attendibilità dei presunti maltrattamenti subiti dall’ex compagno Luigi Mario Favoloso. L’ex concorrente del Grande Fratello è ospite in studio insieme alla madre Loredana Fiorentino e al padre Michele per affrontare le cinque sfere.
Dopo la sua presunta scomparsa, Luigi Favoloso è tornato in Italia per difendersi dalle accuse e, durante le dichiarazioni di Nina Moric, il 32enne si ritrova a contestare le condizioni psicofisiche della sua ex Nina Moric e, dunque, la veridicità del test. L’ex moglie di Fabrizio Corona era in collegamento da casa sua, con l’esperto della macchina pronto ad analizzare i risultati, ma i telespettatori della trasmissione condotta da Barbara D’Urso hanno subito notato qualcosa di strano nella donna. Il primo a insinuare qualcosa è stato proprio l’ex fidanzato Luigi Mario Favoloso. (Continua a leggere dopo la foto)
“La regola della macchina della verità è che una persona non deve essere sotto l’effetto di alcol, droga e psicofarmaci. Non voglio insinuare niente, ma nessuno ha controllato”, ha detto l’ex gieffino poco dopo aver ascoltato il risultato delle domande poste all’ex fidanzata. Ma anche sui social in tantissimi si sono chiesti se Nina Moric fosse sobria e lucida al momento della macchina della verità. Ora l’ex moglie di Fabrizio Corona, tramite alcune Instagram story, ha deciso di rispondere alle accuse. (Continua a leggere dopo la foto)
“Drogata, malata di mente, ubriaca. Cos’altro mi avete detto? – ha scritto Nina Moric – Ah sì, che ho ingannato la macchina della verità. Sarebbe così facile? C’erano i medici in casa che controllavano il battito del cuore e tutto il resto. Ero solamente stanca di questa terrificante vicenda. Detto ciò, da domani comincio a respirare perché piano piano la verità sta uscendo fuori. Ci sono cose ben più precise che nessuno di voi immagina”. (Continua a leggere dopo la foto)
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E ancora: “Avevo l’auricolare sulle orecchie e quindi non volevo sentire quello che dicevano in studio, ma volevo concentrarmi su quello che volevo dire. Quindi, prima di giudicare, magari dovete informarvi un attimino sulla ragione per cui avevo gli occhi chiusi. Non volevo sentire nessuno, perché loro per me sono nessuno, nullità assolute. Sono soltanto nullità e alla nullità si risponde così, chiudendo gli occhi e dicendo la verità”.
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