Nel capoluogo campano sono scomparse 27 librerie in due anni. Ora nasce la prima ad azionariato popolare. Dove chiunque può comprare una quota. Nel tentativo di dare nuova linfa alla cultura. In locale di via Cimarosa, in uno spazio vuoto da allestire con idee e saperi, i napoletani ritroveranno i libri che amano, il teatro dimenticato, gli autori inediti. Centinaia di persone si sono riunite per dar vita alla prima libreria ad azionariato popolare d’Italia. L’idea nata dal basso, dai cittadini, ha come obiettivo la riconquista di spazi da destinare alla cultura. L’iniziativa IoCiSto, lanciata sui social, è divenuta realtà. Oggi l’associazione conta più di 300 soci che al grido di IoCiSto vogliono restituire a Napoli e ai napoletani spazi di auto-cultura. Ma sarebbe improprio credere che si tratti di una tradizionale libreria con mensole e scaffali. In via Cimarosa si punta su una nuova idea di gestione di uno spazio “per restituire al quartiere una maggiore attenzione a realtà minori: piccole case editrici di qualità, scrittori che non hanno luoghi per poter presentare le proprie opere”. Adesso l’appuntamento è a ottobre, per l’apertura definitiva…