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”Questa cosa che ci costa moltissimo”. Un anno senza Nadia Toffa: la scelta de ”Le Iene” è da brividi

Nadia Toffa, l’anniversario dalla morte della giornalista verrà ricordato così. Attraverso lo speciale “Le Iene per Nadia” previsto per la messa in onda in prima serata su Italia il 13 agosto 2020, tutti avranno modo di ricordare il volto celebre della giovane ‘Iena’, venuta a mancare in seguito alla grave malattia che l’ha vista una forte guerriera fino all’ultimo dei suoi giorni.

Il primo a credere in quella grinta di Nadia fu Davide Parenti, il creatore d’eccellenza de Le Iene. Prima come inviata e come conduttrice, Nadia Toffa ha saputo ricambiare con la propria professionalità quella fiducia: “Credo che se Nadia ci vedesse fare quello che stiamo facendo si ammazzerebbe dalle risate!  A un anno di distanza stiamo per farvi vedere qualcosa per cui non siamo assolutamente attrezzati, perché in questo speciale dedicato a Nadia parleranno tutte le persone che hanno lavorato con lei, che normalmente stanno dietro la telecamera e non sanno stare qui, dove sono seduto io e dove non so stare, ossia davanti…”. (Continua a leggere dopo la foto).


E aggiunge: “Questa cosa che ci costa moltissimo, come vedrete, la facciamo solo per lei.A Conterrà i servizi più importanti della sua carriera – come l’inchiesta sull’Ilva di Taranto e sulla Terra dei Fuochi – e le testimonianze di chi ha lavorato con lei dietro le quinte per tutti questi anni”. Il ricordo di Nadia non potrà che essere omaggiato attraverso il suo costante impegno e la sua pronta dedizione sul campo. (Continua a leggere dopo la foto).

E in particolare il servizio sull’Ilva della città di Taranto, dove la giornalista è diventata persino cittadina onoraria e dove un reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale “SS Annunziata” porta oggi il suo nome. Battaglie importanti, come ancora quella condotta nel casertano, con l’inchiesta sulla Terra dei Fuochi, ricordata da Lorenzo Jovanotti durante l’esibizione del 2018. (Continua a leggere dopo le foto).

E poi Pechino, per la difesa del Made in Italy, fino ad arrivare al 2016 quando le fu affidata la conduzione di “Open Space”. Da lì il primo malore, poi la paura in tanti. Max Ferrigno, autore de Le Iene, ricorda: “Dopo il primo malore, siamo arrivati all’ospedale di Trieste e lei si è svegliata. Per tranquillizzare un po’ tutti, ovviamente il primo pensiero di Nadia era per la mamma e per la sua famiglia, abbiamo fatto una fotografia. E mi ricordo che con lei ridevamo perché mi diceva: “ma pensa se devo fare una fotografia facendo la “v di vittoria” che prende un milione e mezzo di like. Sono la nuova influencer!”.

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