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“Chiedo scusa a Nadia Toffa, ma lei ha sbagliato”. Non ci è mai andato leggero e ora torna a parlare

“Chiedo scusa a Nadia Toffa per quel video in cui mi scagliai contro di lei, ma lo feci in buona fed”. A parlare, dopo la morte dell’inviata delle Iene, all’Adnkronos, è Dj Aniceto, esperto di discoteche e fenomeni giovanili, anche conosciuto come dj antidroga e già membro della Consulta per le politiche antidroga a Palazzo Chigi.

“Quando ho letto che Nadia Toffa è morta per me è stato come un pugno allo stomaco. Mi ha addolorato profondamente e mi ha fatto riaprire una vecchia ferita che non si è mai rimarginata, la perdita di mia sorella a causa di un cancro. Ieri ho lanciato un messaggio su Instagram dove ho mandato un bacio lei e a tutta la sua famiglia e a tutte le persone che le volevano bene – ha spiegato – Quando Nadia presentò il suo libro ‘Fiorire d’invernò, dove spiegava sui social che “era un dono di Dio avere un tumore” mi arrabbiai molto -tiene a precisare – Ho perso una sorella in due mesi per colpa del cancro e lì per lì pensai che stesse facendo un’operazione pubblicitaria per lanciare il suo libro”. Continua dopo la foto


Poi riprende: “In un video quindi mi scagliai contro di lei perché, dopo aver passato questa terribile esperienza con mia sorella, che per me era una seconda mamma, visto che la mia morì quando ero molto piccolo, mi infuriai molto quando lessi quelle cose”.Nel video pubblicato da dj Aniceto dal titolo ‘Cara Nadia Toffa il cancro non è un dono, è la m…!!!’, l’artista si rivolgeva alla conduttrice delle ‘Ienè dicendo. Continua dopo la foto


“Sono felicissimo che sei riuscita a vincere questa battaglia, questo dramma, ma dire che il cancro è un dono è una cosa sbagliata. E dirlo e ribadirlo in un libro è veramente mostruoso perché quando mercanteggi la morte offendi tutti i malati di cancro e tutte le loro famiglie, offendi chi purtroppo non ce l’ha fatta a vincere questa battaglia. No cara Nadia, il cancro fa schifo, non è un dono, sempre. Il cancro è una m…!”. Continua dopo la foto

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E conclude: “Chi ha deciso di presentare quel libro doveva difenderla perché Nadia era un personaggio pubblico ed era inevitabile che sarebbe stata attaccata perché sembrava che la sua fosse una provocazione -prosegue Dj Aniceto- Mi rendo conto che alla fine ognuno di noi metabolizza il dolore a modo suo ma voglio ribadire che ho fatto quel video in buona fede, perché quello che aveva detto mi sembrava una mancanza di rispetto verso le persone che erano morte e che non erano a riuscite a vincere la battaglia contro il cancro. La Toffa era una grandissima professionista ed era molto conosciuta dal pubblico e non c’era bisogno di fare un libro così provocatorio.

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