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Nadia Toffa, chi è la donna che piangeva disperata sulla sua bara

Una rappresentanza di Taranto ha raggiunto la cattedrale di Brescia per partecipare ai funerali di Nadia Toffa, la conduttrice de “Le Iene” morta il 13 agosto a causa di un tumore. Nadia Toffa era infatti cittadina onoraria di Taranto, su delibera del Consiglio comunale, riconoscimento che le era stato dato per le sue battaglie in difesa della salute dei tarantini, e dei bambini in particolare modo, minacciata dall’inquinamento del polo siderurgico.

La rappresentanza tarantina è a Brescia grazie alla messa a disposizione di mezzi di trasporto da parte del Comune di Taranto, con il sindaco Rinaldo Melucci, e di un imprenditore privato, Massimo Giove, che è anche presidente del Taranto Calcio. In ricordo di Toffa la mattina del 14 è stata celebrata una messa nel rione Tamburi, nella chiesa Gesù Divin Lavoratore, in quel rione al centro di tanti suoi servizi televisivi proprio per la vicinanza all’acciaieria. Proprio una donna proveniente dalla città dei due mari ha colpito tutte le persone che sono accorse a Brescia per l’ultimo saluto alla conduttrice de Le Iene. (Continua a leggere dopo la foto)


“Mi hai voluto bene e io sono qui per questo, forza Nadia, tutta Taranto è con te”, ha detto la donna, in lacrime, mentre abbracciava la bara della Toffa. A Brescia sono arrivati anche gli amici del Minibar di Tamburi, quartiere di Taranto in cui c’è l’Ilva. Davanti al Duomo, dove si sono celebrate le esequie officiate dal parroco di Caivano (Napoli), Maurizio Patriciello, si sono mostrati con addosso una maglietta con la scritta ‘Ie jesche pacce pe te!’, in tarantino ‘Io esco pazzo per te’, che è il fulcro di un progetto benefico di cui Toffa era protagonista. (Continua a leggere dopo la foto)

Nadia conobbe i ragazzi del minibar in occasione di un suo servizio sull’Ilva. “Fu lei che vedendo quella maglietta che ebbe l’idea – raccontano – e, negli anni, siamo riusciti a raccogliere 700 mila euro e abbiamo aperto un reparto oncologico pediatrico. Senza di lei non sarebbe stato possibile”. Per il presidente di Confindustria Taranto, Antonio Marinaro, “ci sono uomini e donne che, pur non avendo avuto i natali nella nostra città, si legano fortemente alla nostra storia, attraverso le loro azioni e il loro stesso attaccamento a Taranto e alle sue complessità. Nadia Toffa – afferma Marinaro – era sicuramente una di queste eccezionali persone”. (Continua a leggere dopo la foto)

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”A lei dobbiamo non solo la commemorazione del suo essere, della sua grande generosità e di una straordinaria sensibilità verso le problematiche del nostro territorio, ma anche l’impegno da assumere per un ricordo che non dovrà mai cancellarsi”. “Ed è per questo – conclude il presidente di Confindustria Taranto – che sentiamo di ringraziare vivamente il sindaco di Taranto e Massimo Giove, per aver consentito a chi potrà di partecipare alle esequie della nostra concittadina onoraria anche nella sua città natale”.

Le Iene salutano Nadia Toffa. L’ultimo video, quel ballo e le lacrime di tutti


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