La prima cosa che colpiva di Fabrizio Frizzi era la sua gentilezza, i suoi modi garbati. Pacato, sempre sorridente, il conduttore romano, storico volto della Rai, aveva combattuto come un leone per vincere la sua battaglia. Quella contro la malattia che a ottobre lo aveva colto di sorpresa negli studi di ‘L’Eredità’, mentre stava registrando una puntata. Fabrizio Frizzi però, non si era arreso. Dopo quell’ischemia aveva tirato fuori le unghie, pronto a tutto pur di riprendersi al meglio. “Quando avrò finito – aveva raccontato qualche settimana fa a ‘Gente’ -, e speriamo finisca bene, potrò raccontare. Anzi, vorrò raccontare che la ricerca medica mi sta dando una chance in più. Tra un mese, o forse un po’ di più, saprò come vanno le cure. I medici ogni tanto mi danno buone notizie. Ma dosano bene le parole”. Dopo un periodo di convalescenza, Frizzi a dicembre era tornato al timone del programma di Rai1, dove era restato fino a pochi giorni fa. L’amico Carlo lo aveva accolto con gioia: ”Fabrizio, che felicità immensa averti qui”, aveva raccontato in onda, abbracciando il collega e lasciandogli nuovamente quel mazzo di chiavi che aveva mostrato in televisione. (Continua a leggere dopo la foto)
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In queste ore i colleghi di Frizzi e personaggi del mondo dello spettacolo si stanno stringendo attorno alla famiglia del conduttore colpita da un dolore coì grande. Tra i colleghi che l’hanno voluto ricordare davanti l’ospedale c’è anche un commosso Massimo Giletti: “Questa mattina sono stato a dargli l’ultimo saluto alla camera ardente. È andato avanti a lavorare senza far pesare a nessuno il dolore profondo di sapere che la vita per lui era un arco molto più breve di quello che tutti noi potessimo immaginare”, ha raccontato il conduttore ai giornalisti appena fuori l’ospedale Sant’Andrea, dove la notte tra domenica 25 e lunedì 26 marzo Frizzi è morto in seguito a un’emorragia cerebrale. (Continua a leggere dopo le foto)
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Poi ancora un ricordo, questa volta sulla malattia che Fabrizio stava affrontando con discrezione e tanta forza. “Ci siamo sentiti anche pochi giorni fa, ci sentivamo sempre, soprattutto in questo periodo. Non a caso nel mio monologo iniziale, quando raccontavo che il direttore generale mi aveva fatto capire che non c’era più spazio per me, citai due persone: Lamberto Sposini e Fabrizio Frizzi. Non erano due nomi a caso. Io sapevo la verità. Sapevo che Fabrizio non sarebbe arrivato a quest’estate. In quel monologo c’era lui che mi scrisse proprio quella mattina un messaggio, che ogni tanto andavo a rivedermi e lo farò anche oggi, perché era di una dolcezza infinita”. Insomma Frizzi ha lasciato un grande vuoto nel cuore dei suoi telespettatori ma soprattutto in quello dei colleghi che in modo discreto gli sono stati vicini in queste settimane di sofferenza.