La camera ardente per Fabrizio Frizzi è stata aperta alle 10 nella sede Rai di Viale Mazzini a Roma. Fino alle 18 sarà possibile rendere omaggio al conduttore morto nella notte tra domenica e lunedì in seguito a una emorragia celebrale. Non ce l’ha fatta a vincere quella battaglia che ci aveva confessato stesse combattendo ancora, dopo il malore che lo aveva colpito nell’ottobre scorso, e per le cui conseguenze si stava curando. I funerali del conduttore si terranno invece mercoledì 28 marzo alle 12 nella Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo. Da Beppe e Rosario Fiorello ad Enrico Mentana passando per Roberto Giachetti, Enrico Brignano, Luca Giurato, Flavio Insinna: sono molte le personalità che si sono recate in viale Mazzini per salutare Frizzi. Presente anche il premier uscente Paolo Gentiloni che, insieme a Gianni Letta, si è intrattenuto con la vedova del conduttore, Carlotta Mantovan. Accanto al feretro di legno chiaro i familiari, il direttore generale della Rai Mario Orfeo e gli amici più stretti tra cui Flavio Insinna. Fabrizio Frizzi “era una bella persona, e per questo la gente lo apprezzava. É un bellissimo esempio per la Rai, per la televisione e per il Paese”, ha detto Gentiloni. (Continua a leggere dopo la foto)
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”Fabrizio era una persona ambiziosa, ma umanamente ambiziosa, che è una cosa molto rara. L’ambizione porta al potere, a gestirla male. Lui invece aveva una grande leggerezza, una grande umanità. È un vero peccato che se ne sia andato così presto”, è il ricordo commosso di Alessandro Haber tra i primi a rendere omaggio al conduttore. A ricordarlo anche l’amico e collega Gianni Mazza, conosciuto al pubblico come ”Il maestro Mazza”, storico direttore d’orchestra Rai uscendo dalla Camera ardente allestita nella sede Rai di viale Mazzini. “Abbiamo fatto Scommettiamo che, sei anni, quelli della Lotteria Italia. Ci siamo divertiti tantissimo. Con Fabrizio si lavorava benissimo, ti dava una mano”. (Continua a leggere dopo le foto)
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Poi uno sguardo al passato, quando insieme a Fabrizio Frizzi sfogava la tensione della diretta: ”Prima delle dirette giocavamo a pallone nello studio. Segnavamo, tiravamo questa palla ovunque per sfogare la tensione e rompevamo i fari dello studio. Eravamo tutta l’orchestra, ci divertivamo come matti. Ci sono tante cose. Il suo sorriso lo ricordano tutti. Più che un sorriso, però, era un boato”. ”Sono addoloratissimo, Fabrizio Frizzi era una persona meravigliosa, seria sul lavoro, ma anche divertente, entusiasta, fino agli ultimi giorni. Speravo stesse risolvendo il suo problema, quando mi hanno dato la notizia stamattina non ci volevo credere”, ha detto.