L’emozione dei pellegrini che nel Medio Evo arrivavano a Mont Saint-Michel sfidando maree e sabbie mobili è irrecuperabile. Però la passerella appena inaugurata tra la terraferma e la montagna che diventa un’isola secondo i capricci della luna è certo più suggestiva della strada-diga percorsa finora da frotte di turisti. Questa S di ottocento metri, spiega l’architetto austriaco Dietmar Feichtinger, si “confonde nel paesaggio come una lama galleggiante” e verrà sfiorata dall’acqua quando la marea sarà più alta. Fluendo sotto i suoi pali, l’Atlantico e il fiume Couesnon potranno finalmente mescolarsi senza che la sabbia soffochi il gioiello della Normandia. Già aperta ai pedoni, dal 2015 ci passeranno anche dei bus navetta. A quel punto la strada-diga verrà smantellata e alle pendici del Mont-Saint-Michelle ci saranno solo sabbia o acqua, non più un affollato parcheggio. Brontolano, però, ristoratori e commercianti, convinti che i visitatori più pigri, piuttosto che lasciare le loro auto chilometri di distanza, cercheranno altre mete.