La storia di Giacobbe Fragomeni, ex pugile e vincitore della seconda edizione de “L’Isola dei Famosi” versione Mediaset (l’undicesima in totale), ha commosso tutti ieri sera. L’uomo è intervenuto a The Real, il nuovo talk show in onda la domenica sera su Tv8 con la conduzione di Daniela Collu, Marisa Passera, Filippa Lagerback, Ambra Romani e Barbara Tabita e, ai microfoni delle cinque donne di The Real, Fragomeni ha parlato della sua infanzia difficile e di un confronto praticamente inesistente con la figura paterna, un uomo violento e dedito all’alcool. “Grazie al pugilato sono qui con voi, senza questo sport sarebbe andata male – racconta l’ex pugile -. Ho avuto un’infanzia difficile, un papà alcoolizzato e una madre malata che subiva le sue violenze. Violenze domestiche quotidiane, anche le mie sorelle venivano maltrattate. Papà era violento con loro, le femmine prendevano botte”. Giacobbe Fragomeni ha vissuto male questo periodo, spesso interrogandosi su come porsi e come agire. (Continua a leggere dopo la foto)
“Io non capivo e pensavo che fosse colpa mia. Lui beveva, giocava, perdeva, tornava a casa e menava. Io non ero un bambino facile, ero in ansia e chiuso in me stesso. Sentivo l’ambulanza e pensavo subito che mio padre a casa menava mia mamma e le mie sorelle”. La vita ha insegnato molto a Giacobbe Fragomeni, soprattutto sul perdonare quello che è stato. Una forza interiore che lo porta a vivere con serenità e a godere di ogni cosa che ha intorno. Per ricordare quanto è bella la vita, ha anche tatuato la faccia di suo padre per ricordare. (Continua a leggere dopo le foto)
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La famiglia è tutto per lui: due figli, Letizia, e Giacobbe Junior, di 12 e 3 anni. “Anche Letizia ha subito recentemente degli atti di bullismo, fortunatamente non così gravi come i miei… così adesso l’ho portata in palestra da un amico a fare boxe. Son contento che faccia questo. Tante volte è in imbarazzo perché la guardano i ragazzetti, poi logico… se me la toccano e le fanno del male… sono uccelli per diabetici, come direbbe Lino Banfi”.
