Milo Infante, l’indiscrezione e i problemi in Rai. Sono giorni particolari nei piani alti di viale Mazzini. È di queste ore la notizia che i dirigenti hanno deciso di non confermare per la prossima stagione “Da noi a ruota libera“. Il programma di Francesca Fialdini pagherebbe il fatto di essere troppo simile a Domenica In e di essere prodotto da un’azienda esterna alla Rai.
Ma i problemi in Rai non finiscono qui. Sembra un paradosso, ma potrebbe rappresentare un guaio il successo di Milo Infante col suo “Ore 14“. Lo scorso 22 febbraio, infatti, il programma di Rai 2 è riuscito a superare il milione di telespettatori. Un risultato enorme coi suoi 1 milione e 19mila persone piazzate davanti al piccolo schermo e share dell’8,79%. Ma è un successo che evidentemente dà fastidio…
Leggi anche: “Incredibile a Ore 14”. Milo Infante, la notizia dalla Rai: non se l’aspettava nemmeno lui
A chi dà fastidio il successo di Milo Infante in Rai
Gli ottimi ascolti di Milo Infante con “Ore 14” stanno rischiando di mettere in cattiva luce Caterina Balivo e il suo “La volta buona“. Infatti spesso e volentieri il numero di spettatori che segue il primo si avvicina a quello del pubblico della seconda. Solo che parliamo di un programma che sta su Rai 2 e un altro che sta sulla prima rete.
Giuseppe Candela su Dagospia fa sapere: “È colpevole di macinare ottimi ascolti, numeri che non avrebbero portato premi ma problemi”. Se le premesse sembrano assurde figuarsi le conseguenze e le eventuali contromosse dei dirigenti Rai. Si apre, infatti, la possibilità che Milo Infante lasci “Ore 14” per migrare altrove…
“Si cercano posti da offrire a Infante per cancellare Ore 14 e favorire il primo pomeriggio di Rai1 per la prossima stagione?” si chiede il giornalista su Dagospia. Viene inoltre smentita l’ipotesi che Milo Infante conduca l’Estate in diretta: “Non ha certo la necessità di una finta promozione sulla prima rete che somiglierebbe più a una retrocessione nella stagione estiva”.
“Hanno deciso”. La brutta notizia su Francesca Fialdini: cosa è filtrato dagli uffici Rai