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Mia Martini, Andrea di “Io sono Mia”: chi è in realtà il fidanzato di Mimì

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Nel film “io sono Mia”, il film che racconta il talento, la sensibilità, l’amore, la fragilità e il dolore di una delle artiste più grandi della storia musicale italiana, la storia d’amore che la cantante vive con il fotografo Andrea è in realtà ispirata a Ivano Fossati che fu il grande amore di Mimì. Il celebre cantautore ha scelto di non farsi coinvolgere dall’opera cinematografica. Fossati, infatti, ha chiesto di non essere nominato nel film e la stessa decisione è stata presa da Renato Zero, che è stato un grande amico di Mia e Loredana Bertè.

“Non so perché Fossati non ha voluto, ci siamo rimasti tutti un po’ male, – ha detto Serena Rossi a Intimità – però viva la libertà. Il film ci insegna anche questo, che ognuno è libero di fare ciò che vuole. Pazienza. Inventandoci una storia d’amore con un fotografo, Andrea, artista anche lui, crediamo di aver comunque raccontato abbastanza fedelmente il loro amore e le dinamiche di coppia che poi hanno portato Mia a fare certe scelte importanti per la carriera”, ha spiegato ancora l’attrice. (Continua a leggere dopo la foto)


Le motivazioni del loro veto non sono chiare, anche perché sono stati fondamentali nella storia umana e artistica della cantante. Una storia tormentata quella di Ivano Fossati e di Mia Martini. I due si sono conosciuti nel 1977 e la loro storia è durata una decina di anni. Per Mia Martini il cantautore genovese ha scritto diverse canzoni, una delle più celebri è ‘E non finisce mica il cielo” (È stata pubblicata nell’album ”Semplicemente Mimì e presentata a Sanremo 1982). (Continua a leggere dopo la foto)

“Quella storia era campo minato. – raccontò la stessa Mimì in un’intervista rilasciata nel 1990 – Avevo un contratto con un’altra casa discografica, e ho dovuto romperlo a causa sua. Perché era geloso, dei dirigenti, dei musicisti, di tutti. Ma soprattutto era geloso di me come cantante. La prova d’amore era abbandonare del tutto anche la sola idea di cantare e distruggere completamente Mia Martini. Io ero combattuta, non riuscivo a farlo”. (Continua a leggere dopo la foto)

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“Oggi viviamo in un’epoca terribile di maldicenze. Cadere in basso è la cosa più facile, le notizie vanno tutte verso il negativo, verso parlar male di qualcuno. Questo film racconta una donna distrutta dalla maldicenza ed è per questo che ha una grande importanza adesso”, l’opinione di Luca Barbareschi. Proprio lui, anni fa, ha avuto l’idea di proporre questa storia a Rai Fiction. “Ho subito pensato a Serena Rossi come protagonista”: d’altronde, proprio in quel periodo, assieme erano fra i protagonisti di Tale e Quale Show e l’attrice vinse una puntata del programma proprio interpretando Mimì.

Io sono Mia (Martini), Loredana Bertè: “Rivedere Mimì è stato doloroso”

 

 


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