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“Me ne vado”. Addio in Rai. Un’uscita ‘pesante’, che farà discutere per mesi. Dopo anni di servizio e successo senza precedenti, è proprio il conduttore più famoso a lasciare

 

Fabio Fazio agita le acque della Rai e in un tweet sembra ipotizzare un futuro fuori da viale Mazzini, lui che da oltre 14 anni è un simbolo della tv pubblica. “In una tv che cambia, bisogna assumersi responsabilità e nuovi rischi. D’ora in poi, ovunque sarà, vorrei essere produttore di me stesso…”: con questo messaggio pubblicato ieri su Twitter, Fabio Fazio ha dato il via ad una serie di interpretazioni sull’effettivo prosieguo del suo futuro in Rai. Subito è partita la gara all’interpretazione, tante le illazioni scaturite dal criptico post: significa che se ne va? Il suo contratto è in scadenza a giugno. Ma per gli esegeti nessun annuncio di voler lasciare la Rai, né un addio a Endemol che produce Che tempo che fa, ma piuttosto una reazione all’ingerenza della politica nelle scelte aziendali. Ma questa non è la sola notizia di giornata sulla Rai. Sono infatti circolate le prime indiscrezioni sul contenuto del parere che la Presidenza del Consiglio ha chiesto all’Avvocatura dello Stato e che prospetta forti dubbi sulla possibilità di applicare il tetto di 240mila euro ai compensi degli artisti in Rai. (Continua a leggere dopo la foto) 


Ed è proprio a questo infatti che si riferirebbe il post. Il senso del parere è che le prestazioni artistiche vanno considerate in maniera distinta, non gravano sul canone e i compensi vanno valutati considerando la necessità di garantire alla Rai di operare in regime di parità concorrenziale. Per la Rai e per i suoi artisti sembrerebbe una buona notizia. Ma non lo è fino in fondo: si tratta di un parere, non di una norma vincolante. Il problema è che la legge si presta a interpretazioni diverse. Il tetto di 240 mila euro annui vale per la Rai. Ma anche per le sue star? (Continua a leggere dopo le foto) 

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Qui comincia il labirinto per ora senza uscita. La questione era stata sollevata dai consiglieri di amministrazione di viale Mazzini, preoccupati dal fatto di trovarsi ad approvare un contratto milionario di un conduttore e poi magari dover fronteggiare una richiesta di danni erariali da parte della Corte dei Conti. In attesa di schiarire il quadro quantomai complesso e fumoso, Fabio Fazio ha affidato ai social un pensiero che sembra farlo propendere per l’ipotesi di avere un doppio ruolo di conduttore ed imprenditore.

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