Mauro Corona è uno scrittore, alpinista e scultore italiano. È nato a Balsega di Pinè, in Trentino, ma a 6 anni si trasferisce con la famiglia a Erto, un piccolo paese incastonato nella valle del torrente Vajont. Ha avuto un’infanzia “quasi felice”, l’ha definita, nonostante tutto: la madre abbia abbandonato lui e i suoi due fratelli per fuggire dal marito, violento e alcolizzato, affidandoli ai nonni paterni e a una zia. Mauro bambino trascorre le giornate intagliando il legno col nonno, seguendo il padre a caccia e divorando i libri che aveva lasciato sua madre. Tre passioni – la scultura, la natura e la lettura – che hanno sempre fatto parte della sua vita.
Mauro Corona: età, altezza, peso, moglie, figli
Il disastro del Vajont, quella maledetta notte del 9 ottobre 1963, lo segna per sempre, anche se la sua famiglia non subì alcuna perdita nella tragedia che fece 2mila morti. “Non esiste più niente della vita di un tempo. Tutte le civiltà scomparse sono state cancellate in qualche anno. La nostra in due minuti. Ci siamo ritrovati il giorno dopo a partire da zero, in altri luoghi, in altri modi, con altri tempi, usando cose che non conoscevamo. È stato come nascere un’altra volta. Nascere vecchi è come vivere morti. Non ci si adatta a ciò che non si conosce”, ha poi raccontato Corona nel libro ‘Vaiont: quelli del dopo’, edito da Mondadori. (Continua dopo la foto)
Poi un’altra grande tragedia: la morte del fratello Felice, annegato in una piscina in Germania a soli 18 anni. Scultore, alpinista, filosofo e scrittore, il tutto unito da un filo conduttore che è la natura. La ritroviamo nel suo modo di vivere e nei suoi lavori. La prima scalata la compie a 13 anni sul monte Duranno (2688 metri slm). Fin da ragazzo Mauro Corona si dedica all’alpinismo sfidando le pareti “strapiombanti di Erto” fino ad arrivare a quelle leggendarie della Yosemite Valley, in California. (Continua dopo la foto)
Poi la scultura: la prima mostra risale al 1976 a Longarone e l’ultima nel 1997, quando Mauro Corona espone il “Bosco Scolpito” nello Spazio Foyer del Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento. Inizia a scrivere quasi per caso, pubblicando brevi racconti per il Gazzettino. Un percorso, parole sue, che lo ha portato da “zingaro a scrittore” di ben 27 libri in 20 anni per un totale di 4,5 milioni di copie vendute. Fra le tante opere, che gli hanno valso anche importanti riconoscimenti, ricordiamo ‘Le voci del bosco’, ‘I fantasmi di pietra’, ‘La fine del mondo storto’ e ‘La voce degli uomini freddi’. Partecipa spesso a incontri e manifestazioni ed è stato anche comparsa nel film Vajont, interpretando suo padre. (Continua dopo le foto)
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Mauro Corona, che è nato nel 1950, ha un peso che si aggira tra i 65 e i 72 chili per un’altezza di 170 centimetri circa. Questa, almeno, è la nostra stima. Ma ha anche uno stile inconfondibile, sportivo chiaramente: capelli lunghi, bandana, maglietta e scarponcini da trekking. Ma per Bianca Berlinguer, in prima serata, a Carta Bianca, dove è ospite fisso, ha indossato smoking, papillon e occhiali scuri lasciando tutti di sasso. Mauro Corona è sposato con Francesca, ma non nasconde le scappatelle: “Tradisco mia moglie, sì perché la fedeltà è superata – ha detto a La Zanzara – Le mie più che amanti fisse sono occasionali. Non ho mai conquistato, non corteggio, non regalo fiori, aspetto la mossa delle donne. Sto sparando gli ultimi colpi”. Corona ha 4 figli: Marianna, Matteo, Melissa, Martina.
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