Mauro Corona non si smentisce, a Cartabianca, il programma condotto dalla giornalista Bianca Berlinguer, è sempre show. Lo scrittore – alpinista, ormai un guru per migliaia di persone ha stuzzicato la padrona di casa suscitando l’ilarità del pubblico. Il saparietto è andato in onda quando Bianca Berlinguer, dopo aver mostrato una foto di Giuseppe Conte e Silvio Berlusconi birra in mano, chiede all’opinionista se lei avesse più la faccia da birra o da tisana.
“Lei ha la faccia da bevitrice, sinceramente. Ma da Prosecco! Non so la dose, ma lei mi sembra allegra anche adesso. Lei è sempre stata seria, da quando ha cominciato a bere è allegra, tranquilla. Di una bellezza unica!”. Tra le risate, la conduttrice – in un gioco delle parti che ormai caratterizza l’originale format – ha negato di essere sempre stata seria. “Ho riso tante volte, ma leggendo un telegiornale c’è poco da ridere” ha spiegato Bianca, riferendosi al suo precedente impegno al Tg3. (Continua dopo la foto)
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Poco più tardi, il discorso è ricaduto su Renzi e, anche sull’ex rottamatore, Mauro Corona non si è risparmiato:
“Mi han detto che si è messo a fare tv. Berlinguer, stia attenta quando le dirà: ‘Bianca, stai serena’. Vedrà che prenderà il suo posto (…) Arriverà al posto suo a condurre CartaRenzi!“.Poi la chiosa finale sul documentario che l’ex premier ha preparato sulla città di Firenze. (Continua dopo la foto)
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“Di Firenze è stato detto tutto, solo Renzi può inventare qualcosa di nuovo. A Le Piastre fanno la gara delle bugie, se ci andava lui la vinceva! (…) La parlantina non gli manca: dicevano che Berlusconi era un imbonitore, ma lui era muto rispetto a Renzi”. La carriera di scrittore di Mauro Corona inizia nel 1997 quando un amico giornalista pubblicò alcuni suoi racconti sul quotidiano Il Gazzettino. Da allora ha pubblicato svariati libri. (Continua dopo la foto)
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Nei suoi romanzi e nei suoi racconti Mauro Corona porta a contatto con un mondo quasi del tutto scomparso: quello della vita e delle tradizioni nei paesi della Valle del Vajont, un ecosistema che subì violenti sconvolgimenti a seguito della tragedia. Personaggi ed echi del passato riaffiorano tra le righe di Corona, che affronta con uno sguardo appassionato e un po’ malinconico tematiche come il rapporto dell’uomo con la natura, con le proprie radici e con l’incombente progresso economico e tecnologico.
Mauro Corona continua ad alternare momenti di scrittura, scultura lignea e arrampicata a conferenze, incontri e manifestazioni; partecipa alla realizzazione di alcuni documentari sulla sua vita. È stato comparsa nel film Vajont, interpretando suo padre. Tra i suoi amici e corrispondenti vi è il coetaneo Erri De Luca, anch’egli scrittore e arrampicatore.
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