E anche la sesta edizione di MasterChef Italia è giunta alla fine. Con un vincitore, certo. In finale sono arrivati in tre. Due ragazze e un ragazzo, tutti giovanissimi ma con uno spiccato talento per la cucina: Cristina, Gloria e Valerio. Tre promesse, tre guerrieri, che in questi mesi hanno combattuto con le unghie e con i denti pur di aggiudicarsi il titolo del sesto miglior cuoco amatoriale d’Italia. Ma alla fine, si sa, solo uno di loro ha potuto forgiarsi di tale onore. I giudici – Carlo Cracco, Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciulo e Joe Bastianich – alla fine hanno scelto. E per la prima volta nella storia del talent in onda su SkyUno in finale ci sono arrivati in tre, non in due. Ultima puntata al cardiopalma, non foss’altro per la grinta e la voglia di vincere che trasmettevano Gloria, Cristina e Valerio, che ce l’hanno messa davvero tutta. Prima prova la solita Mystery Box, aggiudicata da Valerio. Poi il menu completo e infine la proclamazione tra lacrime di gioia e commozione. (Continua a leggere dopo la foto)
È Valerio Braschi il sesto MasterChefd’Italia. Il più giovane concorrente di questa edizione. Pazzesco che abbia solo 19 anni Valerio, spavaldo, sempre sorridente e forse a volte troppo sicuro di sé. Lo studente di Santarcangelo di Romagna (Rimini) ha battuto sul campo le sue agguerritissime avversarie con il menu dal titolo Valerio 18.0 che conteneva piatti innovativi e contaminati come spuma di plancton con sashimi di capasanta, tartare di manzo wagyu con riccio, ravioli con salsa udon, spalla di maiale e cavolo cinese, black cod in oliocottura e semifreddo al basilico e vaniglia con frutto della passione e mangostino. Capito, il ‘ragazzino’?
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”Sono carico, voglio vincere!”. Valerio lo ripeteva ormai da quattro mesi, con quella sua energia travolgente e quella specie di vizio che lo faceva zampettare in continuazione in cucina. Alla fine ha saputo trasformare l’ansia della finale, la paura di perdere sul più bello in adrenalina pura. La sfida, però, va detto, è stata di altissimo livello. Anche gli stessi giudici sono stati combattuti di fronte a quei menu tanto degustazione così ricchi e ricercati. Ma le capesante e la spuma di plancton di Valerio hanno letteralmente stregato i giudici, che hanno così trovato la quadra. E così, a 19 anni, Braschi si ritrova a essere il miglior cuoco amatoriale del Paese. Ad abbracciarlo il fratello Lorenzo e Carlo Cracco, che lo ha punzecchiato fino all’ultimo per spronarlo. E c’è riuscito.
