Alla fine il settimo Masterchef italiano è Simone Scipioni. Ventidue anni, di Montecosaro (in provincia di Macerata), con un menù in equilibrio tra tradizione e sperimentazione, il giovane studente universitario di Scienze dell’Alimentazione con il dialetto marcato ha battuto la concorrenza, ovvero l’altrettanto brava e giovane finalista Kateryna, 23 anni. Simone si è aggiudicato il titolo, pubblicherà il suo primo libro di ricette e con 100mila euro vinti può pensare seriamente ad aprire un ristorante nel suo paese. Senza dimenticare che grazie alla sua cucina genuina, all’amore sconfinato per la sua terra d’origine e al talento celato da quella timidezza, è diventato ben presto una vera e propria star del web. Ma alla finalissima è il menu degustazione che conta. Conta lasciare a bocca aperta i giudici – Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Antonia Klugmann -, che hanno seguito il percorso dei concorrenti sin dall’inizio e che vogliono vedere la crescita. Simone è riuscito a conquistare il quartetto con un menù tradizionale che racconta la sua terra. ‘S=MC2’ l’ha chiamato: dalle olive ascolane (perché “Quello che non strozza ingrassa”) alla zuppa ‘Guarda come vongolo’. E poi il ‘Cappellaccio matto’, ‘Voulez-vous quaglier avec moi’ e infine ‘Dolce far niente’. (Continua dopo la foto)
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Tutti i giudici hanno apprezzato la sua grande passione per la cucina, imparata dalla nonna, e l’umiltà con cui ha affrontato la gara. E poi, ovvio, il miglioramento tecnico che puntata dopo puntata è stato notevole. Sui social network Simone è stato subito definito ‘il cocco dei giudici’, perché con lui, sostengono gli utenti, sono sempre stati ‘morbidi’ nei giudizi. Ma Simone è bravo per davvero, non si può negare. “Questo a Masterchef è il mio primo vero viaggio”, aveva confessato subito Simone, che non si è mai allontanato dal borgo minuscolo in cui vive con il suo cane. Una confidenza che fa caso al giorno d’oggi, quale ragazzo di 22 anni, avendone la possibilità, non si è mai allontanato dalla piccola realtà dove è nato? (Continua dopo le foto)
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A proposito del suo paese d’origine, Montecosaro, la reazione dei concittadini di Simone, appena incoronato settimo Masterchef italiano (il programma è registrato, ndr), è stata incontenibile. Giusto due informazioni sul paesino di Simone Scipione: Montecosaro, detto Montecò in dialetto maceratese, fa parte de ‘I borghi più belli d’Italia’ ed è popolato da poco più di 7mila anime, 7.066 abitanti per la precisione, secondo il censimento 2014. Un piccolo paese ma che non ha fatto mancare festeggiamenti in grande al concittadino diventato famoso. Tutti riuniti nel teatro, appena i giudici hanno fatto il suo nome è esplosa la gioia. E la festa, come mostrano le foto apparse sul gruppo Facebook Montecorriere – blog di Montecosaro. Subito dopo la puntata, infatti, fuochi d’artificio, delirio in strada e accoglienza da star per il vincitore del talent culinario. “Mi faranno patrono, mi intitoleranno una via”, ha detto il giovane cuoco appena incoronato. E infatti, ironia della rete, circola già un’immagine di San Simone patrono della città.