Dieci giorni fa Massimo Giletti ha perso il padre. Una perdita che ha scosso dalla fondamenta il giornalista che adesso torna a parlare. Parole che sanno di promessa quelle di Massimo Giletti, tutte rivolte verso la madre. Emilio Giletti è stata una figura chiave nella vita di Massimo, anche se il loro rapporto non è stato sempre rose e fiori, come confidato da Massimo a Di Più.
“Mamma Giuliana sarà il fulcro della nostra famiglia. Tornerò a trovarla più spesso, adesso. Non abbandonerò la tv ma dividerò la mia settimana tra l’azienda di famiglia, con i miei fratelli, e Non è l’Arena. Lo devo a mio padre, alla passione con cui per tanti anni ha mandato avanti la Giletti Spa. Lo devo anche agli operai che per lui erano una grande famiglia”, ha dichiarato Massimo Giletti alla rivista edita da Cairo Editore. Per un paio d’anni padre e figlio non si sono parlati dopo che Giletti ha lasciato l’azienda di famiglia per lavorare nel mondo del giornalismo. Col tempo i due sono riusciti a riappacificarsi e il legame si era fatto sempre più intenso, tanto che ora il 57enne ha preso una decisione importante. Emilio Giletti ha fatto molto per l’industria tessile fondata dal bisnonno Anselmo centotrentasei anni fa. Continua dopo la foto
“Fu molto fiero di me quando presi la decisione di lasciare la Rai per La7. E in una delle nostre passeggiate mi ha detto: “Mi raccomando, andate avanti con l’azienda, non mandatela in malora. Le ho dedicato tutta la mia esistenza”, ha ricordato il conduttore di Non è l’Arena.
La Giletti Spa è un’azienda specializzata per la produzione dei filati ed è conosciuta in tutto il mondo. Ma Emilio Giletti era famoso pure per il suo passato di pilota d’auto. Tra il 1951 e il 1955 ha partecipato a circa 25 gare, correndo principalmente per Ferrari e Maserati. Continua dopo la foto
Massimo Giletti subito dopo la scomparsa del padre aveva sottolineato quanto fosse dedito al lavoro, tanto che il giorno prima della sua dipartita, come riferisce il giornalista, si trovava ancora in azienda: “Il giorno prima di essere ricoverato ci eravamo sentiti al telefono. Erano le nove di sera passate. Gli ho chiesto dove fosse… In azienda… Devo sbrigare delle cose per dei clienti, mi ha risposto come se fosse la cosa più scontata del mondo. Mio padre era un uomo così”. Continua dopo la foto
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“Non si è mai pronti quando se ne va via una persona cara, anche se mio padre aveva 90 anni…Ho ricevuto tantissimi messaggi d’affetto, è difficile rispondere a tutti. Credo che con questo mezzo si possa far prima: grazie di cuore, grazie davvero perché sentir vicino tante persone in un momento delicato e terribile della vita è un aiuto fondamentale. Grazie”.
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