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Bufera sul Tg1. La giornalista esce “così” e scatena la furia dei telespettatori

 

Bufera sul Tg1. L’edizione delle 13.30 di lunedì 13 agosto ha sollevato un bel po’ di polemiche per via del gesto “estremo” della giornalista Marina Nalesso. Non è la prima volta che la Nalesso viene presa di mira, sempre per la stessa ragione. Il modo in cui si è mostrata non è piaciuto ai telespettatori che non hanno potuto fare a meno di criticarla pesantemente. Ma cosa ha fatto? Per chi non avesse visto il tg, vi spieghiamo cosa è successo: la Nalesso si è presentata davanti alle telecamere con un vistoso crocifisso al collo. La reazione del pubblico è stata immediata: i telespettatori agnostici o di altre religioni non hanno gradito quell’ostentazione di fede ed è successo il caos. Non è la prima volta che lo fa: era già successo nel 2016. Anche allora si scatenarono polemiche. In difesa della giornalista, però, è arrivata Famiglia Cristiana che ha attaccato “i talebani del laicismo” e i radicali che, via Twitter, facevano notare come fosse un “TG di una tv pubblica e laica, non un TG Vaticano”. Continua a leggere dopo la foto


C’è da dire che siamo in Italia e non in Norvegia dove ai giornalisti è espressamente vietato esporre segni religiosi di alcun tipo. Però il rosario che la Nalesso aveva al collo è sembrato a tutti un po’ eccessivo. “La religione deve essere un fatto privato”, ha scritto un utente in rete. Mentre su Twitter l’ex consigliere Pd a Torino e sostenitore dell’Unione atei razionalisti Silvio Viale ha scritto: “Anche oggi al Tg1 l’arroganza di un rosario al collo della conduttrice. E’ il Tg di una Tv pubblica e laica, non un Tg Vaticano”. Continua a leggere dopo la foto

La Nalesso ha spiegato a Fanpage di aver messo il rosario al collo “per fede e per dare una testimonianza”, anche se non può dire altro perché “a noi giornalisti Rai non è permesso rilasciare interviste senza l’autorizzazione dell’azienda”. Ma cosa è giusto e cosa è sbagliato? Gli articoli 7 e 8 della Costituzione riconoscono lo Stato italiano come una “Repubblica democratica laica e aconfessionale”, come dire che in Italia una religione ufficiale non c’è. Però è garantito il pluralismo religioso. Continua a leggere dopo la foto

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Cioè ognuno può professare la religione che desidera e non c’è discriminazione tra i culti. In pratica significa che la Rai nessuno può vietare alla Nalesso di indossare crocifissi o rosario quando conduce il telegiornale. È un fatto privato… E anche – probabilmente – di buonsenso. E voi cosa dite? Ha esagerato? Ha fatto bene? Il dibattito è apertissimo… Attendiamo commenti.

“Rivoluzione al Tg5”. Cambio epocale a Mediaset. Dimenticate “questo” telegiornale: completamente nuovo e già si sa che diverrà storia. Qualcuno ha già notato che niente è più come prima. Anche voi?


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