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“Scusate”. Domenica In, le parole di Mara Venier sorprendono tutti. Ma è costretta a farlo

Povera zia Mara! L’ultima puntata di Domenica In, c’è da dirlo, non è proprio andata come spera. La prima parte della puntata di ‘Domenica In‘, in onda l’8 dicembre, ha ripercorso i 90 anni di Don Mazzi. In studio, oltre a Roby Facchinetti, anche Ron che ha cantato alcuni brani per intrattenere gli spettatori e omaggiare il sacerdote. Dopo l’esibizione dell’artista, Mara Venier avrebbe voluto sentire la sua canzone preferita, ossia ‘Attenti al lupo’, ma non è stato possibile. Ma cosa è successo? Mara Venier, entusiasta per la bella atmosfera che si era creata in studio, ha chiesto a Ron di intonare una delle sue canzoni preferite.

La conduttrice ha chiesto: “Facciamo quella che piace a me anche, facciamo ‘Attenti al lupo’. Dai, su. Balliamo adesso Don Antonio. Don Antonio noi facciamo il balletto”. Così, la zia Mara si è recata al centro dello studio, pronta a ballare con Ron e Don Mazzi. Purtroppo, però, si è sentita una voce fuori campo che diceva: “Dobbiamo dare la linea al Tg1”. Proseguendo nell’esibizione, si sarebbe andati incontro, per la seconda volta, al rischio di sfumarla, come è successo la scorsa settimana a Gianna Nannini. Continua a leggere dopo la foto


Si è arrabbiata, era evidente, ma non l’ha fatto trasparire più di tanto. La conduttrice poi ha spiegato perché non era possibile fare in modo che Ron continuasse a esibirsi: “Dobbiamo dare la linea al Tg1 per seguire la diretta da Piazza di Spagna”. In studio, il pubblico rumoreggiava e Mara Venier ha zittito i presenti: “Silenzio però, scusate”. Continua a leggere dopo la foto

Quindi ha proseguito: “Linea al Tg1 per seguire la diretta da Piazza di Spagna della tradizionale preghiera di Papa Francesco alla Madonna dell’Immacolata. Noi torneremo verso le 16:30, a dopo”. Nelle ultime due settimane, infatti, il programma si è diviso in due parti per lasciare spazio allo speciale del Tg1 su alcuni eventi legati al Natale che sta per arrivare e che vedono protagonista Papa Francesco. Continua a leggere dopo la foto

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Insomma, ci sono cose che l’8 di dicembre sono “tassative” un po’ come la pubblicità. A volte ce lo dimentichiamo ma l’Italia è sì un Paese laico, ma pure sempre a maggioranza cattolica.

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