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Lo cunto de li cunti, dal Seicento le fiabe che hanno ispirato il film di Garrone

Troppo forte è la suggestione dei personaggi, dei luoghi e delle storie di questo vero e proprio scrigno dell’arte di raccontare, che dalla corte napoletana del Seicento irradia tutta la sua luce su ogni genere di fiaba e di novella dei secoli successivi. Il genio letterario di Giambattista Basile aveva concepito la sua costruzione narrativa come un racconto dei racconti, incastonando cinquanta storie fantastiche dentro una storia-cornice e scegliendo la lingua napoletana per dar voce alla fantasmagoria colorata e trasgressiva delle sue fiabe. Il risultato, come decretò un secolo fa Benedetto Croce – suo primo estimatore e traduttore -, è che “l’Italia possiede nel Cunto de li cunti del Basile il più antico, il più ricco e il più artistico tra tutti i libri di fiabe popolari”.


Bianca Lazzaro ha curato per Donzelli Editore la riscrittura in italiano moderno delle tre storie, il Cunto ne conta cinquanta, che hanno ispirato il film di Matteo Garrone ‘Il Racconto dei Racconti‘, film italiano in gara al Festival del Cinema di Cannes 2015.

Giambattista Basile
La pulce, la cerva e la vecchia scorticata.
Tre fiabe da “Lo cunto de li cunti”. In appendice il testo originale napoletano.
traduzione di Bianca Lazzaro
Donzelli, 20/05/2015, 96 p.


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