Un anno a doppia faccia per Lilli Gruber. Se da una parte infatti la conduttrice ha fatto il piano d’ascolti con la sua trasmissione ‘Otto e mezzo’, dall’altra non sono mancata le critiche. A fare scoccare la scintilla era stato Vittorio Sgarbi che, ospite di Massimo Giletti, aveva usato parole al vetriolo per la giornalista. Colpa, secondo il critico d’arte, del silenzio al quale sarebbe stato indotto sul caso Giro Grillo.
“Non ho potuto dire quello che pensavo – aveva detto Sgarbi – tutto questo mi è stato impedito. Non venivo da te, andavo spesso da Lilli Gruber, ho provato quattro volte, mi è stato impedito costantemente. Mi diceva: ‘No, non si può parlare…’”. Parole alle quali la conduttrice replica oggi indirettamente nel corso di un’intervista al Corriere della Sera nella quale racconta la sua avventura a La7.

“Sono arrivata qui nel 2008 – ha ricordato Lilli Gruber – e ho visto consolidarsi una tv ricca di informazione e approfondimento sempre più credibile che dà voce a tutti imparzialmente, assicurando il dovuto contraddittorio. Solo fatti mai fandonie. Molti sostengono, per me giustamente, che La7 svolga un vero servizio pubblico”.

Lilli Gruber, il 2021 l’anno migliore per ‘Otto e mezzo’
Per Lilli Gruber l’ultimo anno, come detto , è stato il migliore dal punto di vista dei risultati lavorativi: “Sono molto fiera – ha ammesso al Corsera – un record di 3 milioni di spettatori il 12 febbraio per la caduta del governo Conte, uno share medio del 7,55% e due milioni di spettatori nonostante il calcio che porta via pubblico… la miglior stagione di sempre di Otto e Mezzo”.

Il segreto di Lilli Gruber? Nessuno. O meglio: “Cerco solo di fare il mio lavoro a schiena dritta senza scoliosi professionale. Potrei dire che quando le donne sono determinate diventano rompiscatole e castranti, se lo sono gli uomini allora ecco che diventano decisi e virili”. Il Corsera le ha poi fatto notare che ci sono molti talk show condotti da donne: “Mi fa piacere questa concorrenza al femminile? Certo. Molto – ha concluso Lilli Gruber – Ma mi chiedo: io sono responsabile della mia trasmissione, oltre che conduttrice. Decido i tempi, scelgo ospiti e scalette. Quante altre conduttrici sono nelle mie condizioni e quante quelle che si limitano a condurre ciò che è stato deciso da altri?”.