È bastato un solo post per scatenare la bufera. Laura Colucci non ha usato mezzi termini neanche dopo, quando sulle pagine di Today ha rilasciato un’ìntervista che avrebbe poi lasciato esplodere un vero ‘caso’. Tutto sullo storico programma di Gianni Boncompagni, ‘Non è la Rai’, e un ‘dietro le quinte’ che il pubblico non si aspettava di conoscere.
“Non era una favola. C’erano delle situazioni vomitevoli. Le racconterò nel libro che sto scrivendo, probabilmente anche facendo i nomi o comunque facendo capire di chi parlo”. Parole pesantissime per un racconto partito fin dal momento del provino.

“Non ho fatto il provino come le altre ragazze. Sono arrivata a programma iniziato, dopo due mesi. Un giorno ero andata al Centro Palatino con una mia amica, lui mi ha visto e mi ha chiesto di fare parte del cast”. Poi, una volta dentro, la realtà vista sempre con gli occhi di Laura.

“La maggior parte invece sgomitava. C’erano addirittura quelle che si facevano uscire le lacrime per farsi fare i primi piani. Si faceva di tutto pur di apparire”. Un rapporto tra giovani adolescenti di allora, strutturato su competizioni e invidie.

E sempre a detta della Colucci, proprio Gianni “prediligeva le ragazze che venivano da un basso ceto sociale”, questo per un motivo ben preciso: “più affamate di successo e pronte a mettersi in gioco”. Poi l’ex Colucci afferma qualcosa di ancora più specifico.

“A me nessuno ha mai chiesto di andare a letto con qualcuno, però ho vissuto direttamente storie di ragazze che frequentavo che mi hanno confidato di essere dovute scendere a compromessi per poter emergere e fare qualcosa di più rispetto a quello che facevo io ad esempio. Questo gruppetto era più sottoposto a queste richieste e io facendone parte le ho viste, anche se non vissute direttamente”.