Convergence (1952) è l’opera più conosciuta del pittore statunitense Jackson Pollock (Cody, 28 gennaio 1912 – Long Island, 11 agosto 1956), considerato uno dei maggiori rappresentanti dell’Espressionismo astratto. Pollock inventò una tecnica, considerata come una delle basi del movimento dell’action painting, che prevedeva l’uso di pennelli induriti, bastoncini o anche siringhe da cucina per l’applicazione del colore che, sgocciolando, creava degli spettacolari effetti sulla tela. In questo modo si distaccò completamente dall’arte figurativa ed andò contro la tradizione di usare pennello e cavalletto, decidendo di non servirsi per il gesto artistico della sola mano; per dipingere usava tutto il suo corpo. Nel 1956 la rivista TIME soprannominò Pollock “Jack the Dripper” per il suo singolare stile di pittura.
Convergence, 1952
« Il mio dipinto non scaturisce dal cavalletto. Preferisco fissare la tela non allungata sul muro duro o sul pavimento. Ho bisogno della resistenza di una superficie dura. Sul pavimento sono più a mio agio. Mi sento più vicino, più parte del dipinto, perché in questo modo posso camminarci attorno, lavorare dai quattro lati ed essere letteralmente “nel” dipinto. È simile ai metodi dei pittori di sabbia indiani dell’Ovest. »
Vedere Pollock in azione, per un giovane giornalista invitato nel laboratorio per un’intervista, fu come assistere ad una affascinante danza sciamanica che descrisse così: « Una sgocciolante tela bagnata ricopriva l’intero pavimento… Vi era totale silenzio… Pollock guardò il dipinto. Poi, inaspettatamente, raccolse barattolo e pennello e iniziò a muoversi attorno al quadro. Era come se avesse improvvisamente realizzato che il quadro non era ancora finito. I suoi movimenti, dapprima lenti, diventarono via via più veloci e più simili ad una danza mentre scagliava pittura colorata di bianco, nero e ruggine sulla tela. Si dimenticò completamente che Lee ed io eravamo lì; sembrava non sentire il click dell’otturatore della camera fotografica… Il mio servizio fotografico continuò per tutto il tempo in cui dipinse, forse una mezz’ora. In tutto quel tempo Pollock non si fermò. Come può una persona mantenere questo livello di attività? Alla fine disse: «Ecco fatto».