La prima cosa che guardo sono le tette. L’ammissione del protagonista del romanzo, fin dalle prime righe, conquista la simpatia del lettore. Che peso ha la bellezza nella vita? Siamo capaci di accettarci per quello che siamo? Si può essere amati per sé, o siamo amati per quello che colmiamo nell’altro? Queste domande giacciono nel profondo di noi stessi e non sempre abbiamo il coraggio di affrontarle prima che la realtà s’imponga con la sua risposta improrogabile. Sono gli stessi interrogativi dinanzi a cui si ritroverà improvvisamente Arthur, dopo che, una pigra sera di settembre, il destino busserà alla sua porta, cambiando per sempre la sua vita Scarlett Johansson, bussa alla sua porta in cerca di un luogo in cui nascondersi per provare a vivere di nuovo lontano dai riflettori e dalla celebrità. Dopo la Jocelyne di “Le cose che non ho”, un libro pieno di tenerezza e di commozione, che parla di identità, della vanità dell’apparire, della difficoltà e del coraggio necessari per costruire una relazione sincera con un altro essere umano. Un romanzo sui contorni dell’anima e la misura del cuore. E sul destino, che può sovvertire qualsiasi cosa.