Uscirà in gennaio il nuovo romanzo di Umberto Eco intitolato “Numero zero “e pubblicato, come i precedenti, dall’editore Bompiani. Eco ha ambientato il nuovo lavoro nella Milano del 1992, ed evoca episodi, ombre e misteri italiani, come Gladio, la P2, la morte di papa Luciani, il tentato golpe Borghese, il terrorismo rosso, e poi ancora i servizi deviati, le stragi e i depistaggi: il tutto, a partire dalla redazione di un giornale che confeziona ricatti e favori più che notizie, e a partire dalle inchieste di un giornalista che ricostruisce 50 anni di storia e un piano sconvolgente. Finché non ci scappa il cadavere, e la vicenda si complica. (continua dopo la foto)
“Dopo il grande successo del suo “Il Cimitero di Praga” — afferma Elisabetta Sgarbi, direttore editoriale di Bompiani — con oltre 600 mila copie vendute solo in Italia, e tradotto in 50 lingue, “Numero zero” è il romanzo di Umberto Eco più vicino al tempo in cui viviamo. Verrà annunciato a Francoforte con il titolo: That’s the Press, Baby… (“questa è la stampa”). E infatti tra i suoi pregi ne sottolineo uno: il fatto che questo libro sveli alla perfezione i meccanismi della cosiddetta “macchina del fango”, del cattivo giornalismo. Bisognerebbe leggerlo anche nelle scuole”.