Continua la polemica sul divieto del burkini in Francia. Qualche settimana fa il primo ministro francese Manuel Valls aveva dichiarato che la Marianne, simbolo della Repubblica francese, “ha il seno nudo perché con esso nutre il popolo”. Tali parole hanno suscitato una reazione alquanto fuori dal comune da parte della presentatrice televisiva Daphné Bürki. Durante la prima puntata del suo programma ‘La Nouvelle Édition’, la nota conduttrice ha ammonito Valls per aver confuso la Marianna con la celebre allegoria della ‘Libertà che guida il popolo’ raffigurata nel dipinto di Eugène Delacroix.
Bürki ha poi indossato una bandiera tricolore e ha svelato in parte il seno davanti alle telecamere chiedendosi se prima o poi diventerà obbligatorio mostrarlo per essere cittadine francesi.
(Continua a leggere dopo la foto)

{loadposition intext}
La Marianna
”Sul ruolo delle donne non possiamo transigere. Marianna, il simbolo della Repubblica, ha il seno nudo, perché nutre il popolo. Non è velata, perché è libera! Questa è la République! Questa è Marianne! È questo quel noi dobbiamo sempre difendere!”.
(Continua a leggere dopo la foto)

L’alto commissariato dell’Onu per i diritti umani aveva salutato con favore la decisione del Consiglio di Stato che aveva bocciato l’ordinanza anti-burkini presa dal sindaco di Villeneuve-Loubet, considerando che i divieti sull’abbigliamento alimentano la ”stigmatizzazione” dei musulmani.
(Continua a leggere dopo la foto)

”Questi decreti non migliorano la sicurezza – si leggeva nel comunicato -. Al contrario alimentato l’intolleranza religiosa e la stigmatizzazione dei cittadini di confessione musulmana in Francia, e in particolare le donne”. Molti sindaci hanno comunque deciso di mantenere le loro ordinanze e di sospenderle solo se saranno obbligati da nuovi ricorsi amministrativi.