Fine pena mai. Rinchiusa da tre anni e mezzo, DJ3 rimarrà dietro le sbarre fino alla morte. Lei è un’orsa, figlia di quella Daniza uccisa qualche settimana fa in Trentino dal narcotico che doveva servire a immobilizzarla. Come sua madre, era ritenuta pericolosa: razziava bestiame, ma, soprattutto, entrava nei centri abitati. Fu catturata nel maggio 2011 in Val Algone e la Provincia decise di rinchiuderla per sempre in un terreno di tremila metri quadri, condannata a vagare per sempre tra due gabbie di ferro cinte da filo eletttificato (continua dopo la foto).
“Non ci sono le condizioni per liberarla. È troppo pericolosa” dice Maurizio Zanin, dirigente dell’ufficio foreste e fauna della Provincia di Trento. Ma gli animalisti chiedono che venga restituita alla Natura. “È assurdo tenerla reclusa” protesta su Repubblica Gianluca Felicetti, presidente nazionale della Lav. “Non hanno certo chiesto a questi orsi di venire a ripopolare il Trentino. Possono sempre portarli altrove”.