Dopo un restauro durato sei anni riapre al pubblico la Basilica di San Bernardino, chiesa simbolo degli aquilani. Il restauro della Basilica di S. Bernardino da Siena, realizzat a L’Aquila nella seconda metà del ‘400 proprio per ospitare le spoglie del santo, è cominciato subito nel 2009, appaltato dal Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per Abruzzo, Lazio e Sardegna. I lavori, seguiti e diretti dall’architetto Maurizio D’Antonio, hanno riguardato in un primo momento la cupola, che aveva subito gravissime lesioni e che attraverso un grande ponteggio è stata interamente circondata e consolidata; poi si è proceduto alla riparazione di tutto il corpo della Basilica.
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Come spiega l’Ing. Vito Ciano, direttore tecnico del cantiere, “il ripristino delle pareti demolite è stato realizzato con pietra locale ed i rinforzi sono stati eseguiti con una serie di inghisaggi e con tiranti in acciaio inox che garantiscono una maggiore sicurezza per il futuro”.
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Il finanziamento per il restauro è arrivato dal CIPE e poi vi è stato il contributo della Cassa di risparmio aquilana, ex Carispaq, per il soffitto ligneo, rinforzato e restaurato, tornato al suo celeste originale che mette in risalto le decorazioni in oro e le tele raffiguranti scene di vita di San Bernardino e altri santi francescani. Ad esaltare le architetture e i colori è stata studiata una illuminazione ad hoc, ideata dall’architetto Francesca Storaro, sia per l’interno sia per l’esterno, con la facciata illuminata anche di notte. Restano da completare solo i restauri delle cappelle laterali e radiali, ma la chiesa rimane comunque agibile e utilizzabile.