“Che bello, domani ho il mio primo esame all’Università…”
“Meraviglioso! Tra un’ora ho il colloquio di lavoro…”
“Non vedo l’ora di parlare al Convegno internazionale…”
“Fantastico, ho una lista immensa di cose da fare, tutte oggi…”
Ma come, non dovevamo dirvi come superare l’ansia? Forse così ve la stiamo facendo venire. E invece, no! Questa è una solo una tecnica per fare fronte alle turbolenze dello stomaco, quelle che vi fanno palpitare il cuore e si chiama rivalutazione cognitiva (anxiety reappraisal), ed è stata relazionata e descritta in un articolo pubblicato sul The Atlantic.
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Ma di cosa si tratta? È una tecnica che consiste nel mettere a freno gli stati di ansia, tipici di situazioni stressanti o semplicemente a cui teniamo molto, attraverso l’autoconvincimento. Il potere della mente e dell’autosuggestione può essere miracoloso. Insomma, convinciamoci di essere entusiasti, felici, intrepidi e impazienti di fare quello che ci sta procurando angoscia.
Certo, facile, facile non è, ma la calma è a virtù dei forti e se lo dicevano i nostri nonni, il detto tanto peregrino non deve essere. E poi provare per credere, sembra proprio che funzioni. Infatti, i metodi per controllare l’ansia e fare in modo che non ci paralizzi, normalmente, sono tutti contro intuitivi. Le frasi di rito sono rilassarti, sati calmo, ma lo abbiamo provato tutti sulla nostra pelle, molto spesso non fa che peggiorare la situazione. Quindi, concentrazione e convincetevi che quello che state per fare è la cosa migliore che poteva capitare al mondo!
A perorare questa tecnica è Alison Wood Brooks, professore della Harvard Business School che ha incentrato le sue ricerche proprio su questo fastidioso disturbo e su come vincerlo. Bene, il prof. Wood ha provato la sua efficacia in laboratorio. Ha chiesto ad alcune persone di dire “sono emozionato” oppure “che ansia!” prima di cantare in pubblico, parlare davanti a una telecamera o fare un esame complesso. Chi ha usato l’approccio positivo ha ottenuto prestazioni migliori.
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