Amore e disperazione: Charles Baudelaire esprime con estrema precisione il senso di disperata dipendenza dall’Amore carnale e maledetto che lo rende succube, vittima consapevole. L’Amore che lo tormenta è quello per la bellissima ballerina di colore Jeanne Duval che, attraverso l’erotismo e il piacere estetico, lo condanna alla schiavitù. Il vampiro di Baudelaire è contenuto ne I fiori del male (Spleen e ideale)
Il Vampiro
di Charles Baudelaire
Tu che t’insinuasti come una lama
Nel mio cuore gemente; tu che forte
Come un branco di demoni venisti
A fare, folle e ornata, del mio spirito
Umiliato il tuo letto e il regno-infame
A cui, come il forzato alla catena,
Sono legato; come alla bottiglia
L’ubriacone; come alla carogna
I vermi; come al gioco l’ostinato
Giocatore, – che tu sia maledetta!
Ho chiesto alla fulminea spada, allora,
Di conquistare la mia libertà;
Ed il veleno perfido ho pregato
Di soccorrer me vile. Ahimè, la spada
Ed il veleno, pieni di disprezzo,
M’han detto: “Non sei degno che alla tua
Schiavitù maledetta ti si tolga,
Imbecille! – una volta liberato
Dal suo dominio, per i nostri sforzi,
Tu faresti rivivere il cadavere
Del tuo vampiro, con i baci tuoi!”