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Io sono io e voi non siete un c… In vendita il palazzo del Marchese del Grillo

Non per tirare monete incandescenti ai mendicanti né per organizzare scherzi al papa. Ma si può acquistare (per viverci) il palazzo del famoso Marchese del Grillo. Il prezzo? 6,5 milioni di euro. Ecco la storia del Palazzo del Grillo Si tratta di una pittoresca dimora seicentesca costituita da una facciata e due avancorpi laterali: quello di sinistra, collegato tramite un sovrappasso ad arco detto dei Conti, presenta cinque piani ed ingloba l’antica torre medioevale, interamente conservata, mentre quello di destra presenta tre piani. La torre fu edificata nel 1223 come proprietà dei Carboni, poi dei Conti, finché nel 1675 fu acquistata dai del Grillo che la ristrutturarono nel contesto del palazzo, aggiungendovi l’originale coronamento a beccatelli. L’interno ha numerose sale affrescate nei soffitti, una cappella ed una galleria decorata a stucco. Nell’Ottocento il palazzo divenne proprietà dei Nicolis de Robilant, mentre nel secondo dopoguerra ospitò lo studio del grande pittore Renato Guttuso. Nonostante i vari proprietari, il palazzo rimane legato nella memoria dei romani al rinomato Marchese del Grillo, anche se tutte le notizie sono state tramandate senza averci fornito il nome preciso, né la data precisa della nascita né sotto quale papa sia avvenuta la sua morte. Nell’annuncio immobiliare si legge: “Dimora seicentesca situata nel cuore storico della città di Roma dalla cui terrazza si dominano i monumenti che identificano la città a livello internazionale quali i Fori Imperiali, il Colosseo, l’Altare della Patria, Palazzo Venezia, il Campidoglio e Via del Corso, una delle più commerciali e note strade della capitale. Palazzo del Grillo, celebre per il fantasioso giardino interno a più livelli, è situato nella parte più alta dell’omonima piazza, di cui costituisce il fondale con un effetto quasi scenografico”. Di sicuro.

(continua dopo la foto)


Forse non tutti sanno che Onofrio del Grillo è esistito davvero. Nativo di Fabriano, si trasferì a Roma dove, divenuto ricchissimo in seguito a un’eredità, entrò nella Corte Pontificia e vi divenne celebre per il suo carattere eccentrico. Le sue gesta e la fama dei suoi colossali scherzi si diffusero in tutta Roma e furono notevolmente ampliate dalla voce popolare che probabilmente fuse episodi attribuibili a diversi membri della famiglia. Ritiratosi in età avanzata nella città natale, restaurò una villa, tuttora esistente, dove trascorse gli ultimi anni. Morì infatti a Fabriano, nel feudo di famiglia, ma attualmente la sua salma riposa nella Basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini a Roma. Resta tuttora dubbia l’identificazione di questo personaggio storico con quello protagonista di tanti aneddoti popolari romani: oltretutto quest’ultimo, secondo alcuni, sarebbe vissuto nella prima metà dell’ottocento, quindi quando il nobile fabrianese era già morto.

Ed è diventato celebre grazie al film Il marchese del Grillo di Mario Monicelli, interpretato da Alberto Sordi nel 1981, ispirato non tanto alla vita del nobile fabrianese, quanto a una serie di leggende romane che avevano come protagonista un presunto “Marchese del Grillo”. Oltretutto il film è ambientato in epoca napoleonica e quindi nei decenni successivi a quelli in cui visse l’Onofrio del Grillo reale. Nel film Onofrio del Grillo appare come un ricco uomo di mezza età, annoiato dalla piatta situazione che il popolo di Roma sta vivendo, sempre ripetitiva e uguale nella sua visione delle cose. Sebbene accada ciò Onofrio non perde mai l’occasione di tirare qualche brutto scherzo alla povera plebe romana che, essendo nelle condizioni che le spetta, non può ribellarsi alla nobiltà, o perlomeno questa è l’idea che si fanno i politici e i nobili di allora.


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