Tutto è iniziato con Weinstein: molte attrici lo hanno denunciato di aver subito dal produttore violenze sessuali (inclusa Asia Argento) e l’argomento è diventato caldissimo, anzi, bollente. Pian piano, forse la denuncia di altre ha dato loro coraggio, anche in Italia è esploso uno scandalo equivalente. L’imputato, stavolta, è il regista fausto Brizzi, accusato, durante una serie di interviste de Le Iene, da numerosi attrici o aspiranti tali, di aver commesso nei loro confronti delle violenze sessuali. Da quel momento l’arena si è divisa tra chi difende Brizzi e chi lo attacca. Per esempio Lorella Cuccarini lo ha difeso sostenendo che ‘’è innocente fino a prova contraria’’ aggiungendo che ‘’i processi non si fanno in televisione’’. Ha preso una posizione anche Carlo Verdone che ha detto che ‘’i provini li fa in ufficio, non in casa’’. Comunque saranno i giudici a chiarire come stanno veramente le cose. Intanto, però, le denunce di violenze continuano. Stavolta, a raccontare un episodio di violenza subita, è un uomo che, da ciò racconta, avrebbe subito violenze da un altro uomo. Di chi stiamo parlando? Di un noto personaggio televisivo italiano. Continua a leggere dopo la foto
Lui è Fabio Volo che, durante la trasmissione radiofonica ‘’Un giorno da pecora’’ di rai 1, condotta da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, ha confessato di aver subito molestie da un uomo. È successo agli inizi della sua carriera: ‘’Quando facevo il cantante, ed ero giovanissimo – ha raccontato Volo – andai ad esibirmi in un festival. Uno degli organizzatori, che era gay, bussò alla porta della mia camera. Mi chiese se avessi bisogno di compagnia. Io gli risposi di no, aggiungendo che mi stavo per andare a fare la doccia. Lui mi disse: se vuoi ti lavo la schiena”. Lui, come ha raccontato durante l’intervista, non voleva assolutamente e ha provato a usare le buone. Ma non è bastato… Così è passato alle maniere più forti. Continua a leggere dopo le foto
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Era giovane e inesperto e sapeva che quella persona voleva approfittarsi della sua tenera età. Giovane, ma non scemo. “Ero un ragazzotto di Brescia e gli dissi: facciamo che conto fino a cinque. Se al cinque sei ancora qui ti stacco la testa!’’ gli ha detto. La molestia sessuale si è conclusa in questo modo. Ma durante l’intervista a Un giorno da pecora – che è servita anche per presentare il nuovo libro dello scrittore – Volo ha anche detto di comprendere le donne che non possono difendersi come si è difeso lui… ‘’In questi casi c’è molta differenza tra uomo e donna. Se fossi stato una ragazzina magari avrei avuto paura a dirlo…’’.
