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Impossibile dimenticare Wanna Marchi. Negli anni 80, grazie alla sua grinta e al suo modo di fare decisamente fuori dalle righe, era stata soprannominata ‘’la regina delle televendite’’. Oggi la ritroviamo così

 

Aggredite a Milano da un gruppo di prostitute e prese a calci. Questa sarebbe l’ultima ‘’avventura’’ di Wanna Marchi e Stefania Nobile. A raccontare l’accaduto proprio la figlia della tele imbonitrice più famosa d’Italia sulla sua pagina Facebook: ‘’ “Noi siamo state appena praticamente aggredite, si può dire così, da una masnada (‘assalite proprio’, sostiene Wanna Marchi, ndr). I tg e i giornali ci hanno abituato, non proviamo più compassione. Però c’è anche da dire che c’è qualcosa che va al di là’’.

‘’Io, che non ho paura neanche del demonio, che debba aver paura a passare da viale Lunigiana a Milano all’incrocio con Melchiorre-Gioia perché è preso d’assalto da queste put*ane, maledette da Dio e dagli uomini’’. 

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‘’Put*ane, proprio pu*ane e lo ripeto: pu*tane, figlie di tr**a, – prosegue nel video postato sul social – che ti saltano addosso, ti buttano la piscia e ti prendono a calci la macchina. Questo no, questo in una città come Milano non deve succedere e io ho tremila cose da fare ma adesso faccio una bella lettera e la mando a questo specie di sindaco che è stato eletto, nessuno l’ha mai visto. Lui se ne sbatterà i cog*ioni, ma io sono stanca di essere aggredita da queste pu*tane […] Io non sono nessuno ma queste qui bisogna che vadano a casa loro, a fare le mignotte a casa loro, a fare le tr**e a casa loro e a rubare a casa loro […] E poi il Papa viene a dirci: ‘Non aiutiamo gli animali, aiutiamo gli essere umani’. Io dico una cosa cattiva ma la voglio dire, ca**o: se io devo scegliere se salvare un cane da sotto una macchina o una di queste tr**e, io salvo il cane. Va bene?”.

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 “Io sono molto più arrabbiata di lei. – interviene Wanna – Io alle donne non do nulla perché sono di una cattiveria paurosa. Una volta c’era uno, non volevo mi pulisse il vetro. Allora per non farmelo pulire, gl’ho dato delle monetine. Quando le ha viste, me le ha tirate addosso e una mi è entrata in un occhio, sono rimasta quasi senza un occhio per due settimane. Io penso che debbano andare fuori dall’Italia. Bastaaaa”.

Wanna Marchi è tornata in libertà nel novembre del 2015 dopo avere scontato la condanna per associazione per delinquere, truffa e bancarotta fraudolenta. 

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Il 30 ottobre scorso, il magistrato di sorveglianza di Milano aveva accolto l’istanza dei legali per la libertà anticipata. Coinvolta in diversi processi e condannata in via definitiva per associazione a delinquere, truffa e bancarotta, grazie all’indulto e al riconoscimento, da parte della Cassazione, della continuazione dei reati, si era vista la pena ridotta a quattro anni e mezzo. Dopo un primo arresto nel 2002, tornò in carcere nel 2009, poi un anno dopo ottenne la semilibertà e tornò al lavoro. Poi ci fu la sospensione dell’esecuzione chiesta e ottenuta nel 2012 per accudire la figlia Stefania all’epoca malata e anche lei, nel frattempo, divenuta completamente libera, da ottobre 2013. Quindi il periodo di affidamento in prova. 

Ha truffato migliaia di telespettatori ma ora, a 73 anni, Wanna Marchi torna in giro con un nuovo lavoro. Nessuno però la riconosce…

 


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