In Italia ci sono oltre 60 milioni di animali domestici e la popolazione di gatti e cani è in costante aumento. Secondo i dati statistici: a scegliere un gatto sono i single, mentre chi solitamente sceglie un cane come animale domestico sono le famiglie, che sempre più spesso lo acquistano per dare anche compagnia ai propri figli. Una popolazione, come dicevamo, in costante aumento e che non cessa a crescere anno dopo anno. La possibilità di acquistare i mici o i cani nei negozi di animali è sempre più a portata di mano, come sempre più alto è il numero di adozioni da canili o strutture di ricovero per cani e gatti randagi.
La popolazione italiana quindi è decisamente animalista e crede che la presenza di un gatto o di un cane in casa, sia fondamentale.
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Sebbene la popolazione canina sia maggiore di quella felina, il micio non deve mancare in casa per molti italiani, soprattutto per la sua tanto acclamata indipendenza dal padrone e per la possibilità di non dover scendere da casa per far fare i bisogni al micio.
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Poi ci sono le spese da affrontare: per gli animali domestici si spendono in totale 1.77 miliardi di euro all’anno. La spesa media si aggira sui 30 euro mensili, mentre per le visite veterinarie non più di 100 all’anno. Gli Italiani quindi spendono e si occupano con sempre più cura dei propri animali domestici. Ma dall’America arriva un nuovo allarme: secondo alcuni studiosi, i graffi dei gatti, spesso innocui e ben sopportati dai padroni, potrebbero essere davvero pericolosi, soprattutto per i bambini.
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Gli studiosi del Cdc, Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie Usa, ha lanciato nelle scorse ore l’allarme, che ahinoi, non è una bufala visto che a supportare la teoria ci sono dei dati raccolti durante questi anni. La cosiddetta patologia “dei graffi dei gatti” viene provocata infatti dai graffi dei felini, attraverso cui può entrare nella cute il batterio della bartonella. La bartonella è un’infezione che può provocare mal di testa, febbre, ingrossamento dei linfonodi e nei casi più gravi può arrivare al cervello ed al cuore. Non parliamo quindi di una patologia da poter sottovalutare, visto che ogni anno 12.000 persone ne rimangono affette. Dato ancora più preoccupante è che a rimanervi maggiormente affetti sono i bambini di età compresa tra i 5 e i 9 anni; a confermare che sia comunque una malattia abbastanza preoccupante ci ha pensato Robert Gatter del Lennox hospital di New York che ha dichiarato: “La patologia causa ancora un numero significativo di infezioni che possono portare ad endocardite ed encefalite”. State quindi molto attenti al vostro micio e ai suoi graffi.
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