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“Ce l’ho da quando ero piccolo”. Uomini e Donne, parla per la prima volta il secondo tronista gay della storia del programma, Alex Migliorini. E rivela anche la malattia con cui è costretto a convivere

 

Dopo Claudio Sona, arriva Alex Migliorini a Uomini e Donne. È il secondo tronista gay nella storia del programma che, prestissimo, tornerà a fare compagnia al pubblico. La prima puntata della nuova edizione, dicono le anticipazioni, è prevista per il prossimo 18 settembre. Ma siccome è registrato e i fan sono sempre più impazienti dopo la consueta pausa estiva, i video di presentazione dei nuovi protagonisti sono stati già diffusi. Dal ‘biglietto da visita’ di Alex, allora, si apprende che ha 22 anni, viene da Mozzecane, in provincia di Verona, e lavora come hair stylist in un salone. Come gli altri colleghi del trono classico, ovvero Mattia Marciano, Sabrina Ghio e Paolo Crivellin, anche Alex ha raccontato un po’ di sé nella prima intervista. Dal rapporto con i suoi cari alla scoperta di essere omosessuale a 18 anni, dal suo carattere fino alla malattia con cui è costretto a vivere ogni giorno. E, ovviamente, svela cosa spera di trovare a Uomini e Donne: “Un uomo serio con un carattere deciso, che sia di cuore, buono. Vorrei andare a convivere con lui, condividere tutto e avere un cane. Il mio sogno più grande è quello di innamorarmi”. Ha una famiglia numerosa Alex (un fratello e una sorella gemelli e un’altra sorella più grande) che, dice nel video, non smetterà mai di ringraziare per “avermi accettato e non avermi fatto mancare niente”. (Continua dopo la foto)


“Ho un bellissimo rapporto con la mia famiglia – rivela nella presentazione il 22enne -, ci diciamo sempre tutto e ci sosteniamo a vicenda. Posso definire la mia famiglia come il mio punto di riferimento. Difficile descrivere il mio carattere, so di essere un tipo molto testardo. Amo avere organizzata la mia vita, forse fin troppo. Sono molto emotivo, piango dal niente! Amo emozionarmi perché le emozioni sono il regalo più bello che si può dare alla vita”. Ha scoperto di essere gay all’età di 18 anni e per lui, all’inizio, non è stato semplice il coming out. “Ho capito di essere gay all’età di 18 anni, ho sentito subito l’esigenza di dirlo alla mia famiglia per via del nostro legame molto forte. La sera prima di dirlo ai miei genitori non ho dormito tutta notte”. (Continua dopo le foto)

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“Era una domenica mattina – ricorda Migliorini -, mia mamma era in sala di pranzo, sono scoppiato a piangere. Le ho spiegato perché non le ho mai portato una ragazza a casa in 18 anni della mia vita e anche lei è scoppiata a piangere. A quel punto è entrato mio padre, ci chiese cosa fosse successo e io gli ho risposto: ‘Sono gay’. È stato un periodo molto difficile, ma con il tempo hanno capito e adesso siamo moto più uniti di prima e mi sostengono in tutto e per tutto. Infine parla della vitiligine, la malattia cutanea che porta ad avere macchie biancastre e depigmentate su varie parti del corpo. “Uno dei tratti del mio carattere è l’insicurezza dovuta a una malattia della pelle che ho da quando avevo sei anni, che si chiama vitiligine. I primi tempi facevo fatica a stringere la mano a un’altra persona per paura che vedesse queste macchie, nascondevo le mani. Col tempo ho imparato a fregarmene e a essere più forte”.


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