Si abbatte la bufera giudiziaria sul Grande Fratello Vip. Il caso Bettarini-Russo torna alla ribalta con una denuncia che sarebbe stata presentata dalla showgirl Sara Varone, menzionata proprio dall’ex calciatore durante le confessioni notturne al pugile sui tradimenti rifilati a Simona Ventura. Al momento gli indagati sarebbero sei: Bettarini e alcuni responsabili della produzione del reality. Secondo le fonti, i sei indagati dalla procura di Roma sono: Paolo Bassetti, amministratore di Endemol Shine Italia; Alessio Pollacci, responsabile dei registi della società; Antonella Boffo e Iacopo Santerello, i due registi del Grande Fratello Vip; Giovanni Mondina, l’addetto al controllo della messa in onda della trasmissione; Stefano Bettarini. Del resto, secondo il pubblico ministero Mario Ardigò, sempre da quanto riportato da ”Il Messaggero”, tali dichiarazioni sarebbero state trasmesse ”al solo fine di incrementare gli ascolti televisivi suscitando morbosa curiosità”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Morbosità peraltro evidenziata anche nel comunicato inviato dal legale di Simona Ventura, ex moglie del calciatore tirata in ballo durante la confessione di Bettarini al pugile Russo. ”Lascia perplessi – si leggeva – che alla casa di produzione del Grande Fratello Vip, responsabile di un programma ripreso da numerose telecamere, sia potuta sfuggire la situazione, visto che c’erano tutti gli strumenti per interrompere immediatamente la diffusione del dialogo offensivo e riprendere altro”.
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La prima difesa da parte di Enedemol era arrivata da Ilary Blasi durante una puntata del reality show. ”I concorrenti – aveva detto la conduttrice leggendo un comunicato diffuso dalla produzione del Grande Fratello Vip – sono consapevoli che questo programma si svolge in un luogo dove ci sono telecamere, anche non visibili, che li riprendono e trasmettono 24 ore su 24 al giorno, senza che sia possibile alcun intervento o filtro; quindi tutti i concorrenti sono responsabili delle proprie azioni, dei comportamenti e di ciò che dicono nella loro permanenza in casa”.