Mondo del giornalismo in lutto per una morte improvvisa. All’età di cinquantotto anni se n’è andata Ida Colucci, ex direttrice del TG2 e a lungo cronista parlamentare e inviata. Da tempo soffriva di problemi di salute e oggi è scomparsa dopo una lunga battaglia. Volto storico del giornalismo televisivo italiano, fino a pochi mesi fa ha ricoperto il ruolo più alto della gestione del telegiornale del secondo canale. Lo ha fatto con dedizione, impegno e passione, nonostante un fisico sempre più debole e una malattia che continuava a farsi largo.
Giornalista moderna, si occupava soprattutto di politica, era infatti una delle croniste parlamentari più apprezzate e stimate e nel corso della sua carriera ha seguito soprattutto, in maniera ravvicinata, il governo Berlusconi, la sua ascesa al potere e le prime mosse da Presidente del Consiglio. Era una classe 1960, romana, e i primi passi nel mondo del giornalismo li aveva mossi lavorando per Asca, Nuova Ecologia e Legambiente. Continua a leggere dopo la foto.

Dopodiché Ida Colucci riesce ad entrare nella televisione pubblica. È cronista quando la mafia inizia a dissanguare l’Italia, uccidendo Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Ci sarà anche lei a seguire queste vicende, prima di essere inviata all’estero in diversi paesi, dagli Stati Uniti al Brasile, dal Giappone alla Corea del Sud, passando per Cina e Canada. Impostazione cosmopolita, vedute larghe, conoscenze in diversi campi. Continua a leggere dopo la foto.

In Rai Ida Colucci ci entra nel 1991, nel Giornale Radio. Vi rimarrà fino al 2002, prima di arrivare al TG2 e lavorare come inviata. Sarà vicedirettrice e poi, su proposta di Antonio Campo Dall’Orto, direttrice. A pochi giorni dalla nomina arriva la diagnosi del male. Nonostante tutto riesce ad andare avanti “per rispetto della Rai ma soprattutto dei telespettatori”, e rinnova il TG2, rendendolo originale e moderno. Proprio come era lei. Continua a leggere dopo la foto.




Fu la prima ad aprire il telegiornale del secondo canale alla svolta digitale senza perdere la professionalità e l’impostazione classica. Ida Colucci se ne va oggi, dopo aver combattuto a lungo, senza mai aver perso la bussola dell’impegno giornalistico. E ora da direttrice diventa esempio, come succede solo ai migliori.
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