Giorgia Meloni è la leader del partito Fratelli d’Italia, uno dei principali all’opposizione del governo capitanato da Mario Draghi. La politica italiana ha messo da parte le querelle istituzionali e ha deciso di aprirsi al suo privato, rilasciando un’intervista a Silvia Toffanin. Nella giornata di sabato 6 maggio saranno trasmesse le sue dichiarazioni integrali a ‘Verissimo’, ma come accade ogni settimana alla vigilia dell’appuntamento, sono uscite fuori alcune importanti anticipazioni su ciò che ha detto.
La donna non è riuscita a trattenere le emozioni ed è scoppiata in lacrime davanti alle telecamere. Troppo forti gli argomenti trattati, infatti ha deciso di fare un excursus molto intimo che ha attraversato diversi momenti del suo vissuto. Innanzitutto spazio alla sua infanzia travagliata: “Con mio padre avevo un rapporto molto difficile. Mia madre invece ha attraversato momenti molto complicati. Ha cresciuto infatti due figlie da sola e a lei devo tutto. Uno dei pochi giudizi che temo è il suo”.
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Giorgia Meloni ha proseguito così nel suo amarcord: “Mia sorella ha rappresentato la mia guida, ancora oggi è l’unica con la quale ho fisicamente bisogno di parlare al telefono anche solo per una chiacchierata o per uno sfogo. Non c’è praticamente nulla di mei che lei non conosca. Mio padre non c’è mai stato, se n’è andato quando avevo un anno. A 11 anni fece un discorso che non doveva fare e gli dissi: ‘Non ci vediamo mai più’. Non ho provato nulla quando è morto, come se fosse uno sconosciuto”.
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Poi si è soffermata su bruttissimi episodi di cui è stata vittima: “Gli insulti non li leggo e non mi fanno quasi più male. Ho sofferto quando annunciai di aspettare mia figlia Ginevra perché alcuni mi hanno augurato di abortire. Mi sono sentita in colpa come se alla prima prova di maternità non l’avessi protetta”. Tornando alla fase adolescenziale, Giorgia Meloni è stata costretta a subire attacchi personali molto gravi. Ha dovuto fare i conti con alcune vicissitudini legate al bullismo da parte dei suoi coetanei.
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La leader di Fratelli d’Italia ha quindi svelato: “Sono stata definita cicciona, i nemici comunque sono sempre utili perché ti fanno crescere e ti fanno mettere in discussione. Non mi sono mai sentita discriminata in politica per il fatto di essere una donna, non piaceva però a qualcuno il fatto che dovessi essere io a comandare. Ma ho reagito con grande determinazione e con il buon esempio”.
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