Nessuno come Gianni Sperti a Uomini e Donne, nel dating di Maria De Filippi il ballerino ha trovato la sua dimensione. Un percorso a ostacoli, il suo, prima di arrivare alla corte di Queen Mary fatto di grandi gioie e pesanti delusioni. Nelle ore scorse il ballerino si è confidato con il settimanale Tv, Sorrisi e Canzoni in cui ha rivelato alcuni aspetti del suo carattere. “Sono molto sensibile, sì. E anche un po’ precisino. Sarà la disciplina imparata con la danza che si intreccia con la mania di avere tutto sotto controllo”.
Sempre nel corso dell’intervista ha parlato del suo amore per la danza. “La danza è sacrificio: per farla bene, bisogna praticarla tante ore al giorno – dice Gianni Sperti -. Chiaramente ogni tanto mi viene la nostalgia: basta un po’ di musica perché i piedi, il corpo inizino a muoversi, ma non mi alleno più per danzare. Sono stato fortunato, però, perché ho ballato tanto in tempi d’oro della televisione, quando c’era spazio per i corpi di ballo. Poi la vita mi ha portato al bivio di “Uomini e donne”, cioè alla possibilità di parlare in televisione, e ho preso questa strada”.
Uomini e Donne che vedrà Gianni Sperti solo in veste di opinionista. “Non ho mai pensato di salire sul trono ma non credo di essere adatto. Sono bravo a consigliare, ma con me stesso sono una frana. Poi non sono bravo a corteggiare, mentre da corteggiato, invece, sarei abbastanza duro: se non trovassi la persona giusta, non durerei più di un mese”.
Poi Gianni Sperti a rivelato alcuni particolari del dietro le quinte. “Quando entriamo in studio non abbiamo idea degli argomenti della puntata. Il fatto è che mi metto nei panni delle persone che ho davanti e so che in certe situazioni è impossibile non avere reazioni. E così, se uno mi “suona” strano, ecco che partono la critica o il complimento”. Infine usa parole al miele per Tina Cipollari.
“Vivo Tina come un vulcano in eruzione perenne – dice Gianni Sperti -. Meglio: sembra che dorma e poi nel giro di un secondo va in eruzione. È imprevedibile e unica. In passato litigavamo di più, il rancore poteva rimanere per un po’ di tempo. Adesso siamo maturati, forse anche invecchiati. Oggi appena si alza in piedi, con quei capelli che si muovono, già inizio a ridere perché è un fumetto! Ci vogliamo bene”.