Tosca mette tutti d’accordo durante la terza puntata di Sanremo 2020, quella delle cover. Subito dopo i Pinguini tattici nucleari che hanno fatto ballare tutto l’Ariston. Ma non solo perché come qualcuno ha stupito positivamente, qualcuno lo ha fatto negativamente: è il caso di Morgan e Bugo ed Elettra Lamborghini. I primi non convincono, neanche durante la prima puntata (troppo carichi, ha detto qualcuno e decisamente fuori luogo); stonata la seconda. La sua performance di Non succederà più in coppia con Miss Keta non ha convinto il pubblico.
L’ereditiera, forse a causa dell’eccessiva durata della puntata, si è lasciata andare a qualche stonatura di troppo ed è stata così bocciata dai telespettatori. Ma pure dall’orchestra che l’ha piazzata al penultimo posto della classifica. Nella terza puntata sono stati infatti i musicisti a stilare la classifica Insomma le ultime esibizioni della serata cover di Sanremo 2020 stanno facendo discutere. Dopo Achille Lauro vestito da David Bowie, anche Piero Pelù è piaciuto decisamente. Francesco Gabbani è invece tornato a stupire all’Ariston. Continua a leggere dopo la foto e il video)
Per la serata cover si esibito sulle note de L’italiano di Toto Cutugno e ha indossato la tuta spaziale. Durante la performance l’artista di Carrara ha più volte sventolato la bandiera tricolore insieme a sei ballerini. Sui social network Gabbani ha spiegato il motivo della sua scelta, che nasconde un messaggio di uguaglianza: “Siamo tutti italiani, anche sulla Luna”. Continua a leggere dopo la foto e il video)
E pensare che chi, a caldo, parlava di un “Gabbani sovranista”. Vestito da astronauta, Gabbani si è esibito sventolando “un vessillo italiano, il tricolore a noi tanto caro”, hanno detto. Ergo, Gabbani sovranista: un salviniano sul palco dell’Ariston? No, tutto sbagliato. Nemmeno per idea. Infatti, su Twitter, Gabbani delimita in modo più preciso il perimetro del suo messaggio. Continua a leggere dopo la foto e il video)
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Si mostra infatti in una foto, tuta da astronauta e bandiera dell’Italia in mano, con alle sue spalle una serie di ragazzi e ragazze che vengono da ogni parte del mondo. Non a caso, Gabbani chiosa: “Siamo tutti italiani… anche sulla Luna”. Sovranismo respinto. Avanti Gabbani!
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