Sandra, 29 anni, è una “persona non umana”, privata illegalmente della sua libertà. Per questo deve uscire dallo zoo in cui è rinchiusa per andare a vivere in una riserva. Così un giudice argentino ha accolto la richiesta di habeas corpus presentata a un’associazione animalista (AFADA) per liberare una femmina di orango di Sumatra nata in cattività in Germania e rinchiusa da vent’anni nello zoo di Buenos Aires. Una sentenza storica. (continua dopo la foto)
Nella sua richiesta, l’AFADA aveva sottolineato le capacità cognitive della scimmia dicendo che non poteva essere trattata come un oggetto. “Questa sentenza apre la strada non solo per le altri grandi scimmie, ma anche ad altri esseri senzienti che sono ingiustamente e arbitrariamente privati della loro libertà in oo, circhi, parchi acquatici e laboratori scientifici” ha spiegato Paul Buompadre, uno degli avvocati dell’associazione. (continua dopo la foto)
Non tutti i giudici, comunque, la pensano come quello argentino. Negli Usa, qualche settimana fa, una corte ha respinto la richiesta di liberare Tommy, uno scimpanzè di proprietà di un privato, negando che si possa applicare sull’ animale l’habeas corpus, così come fu respinta nel 2011 una richiesta simile avviata dalla PETA per liberare cinque orche da un parco acquatico di San Diego.