Contrariamente a quanto auspicato dal direttore artistico e conduttore Amadeus, il Festival di Sanremo 2021 non sarà un Festival normale. L’emergenza Coronavirus continua nonostante gli arrivi dei primi vaccini e il nuovo Dpcm è stato prolungato fino al prossimo 5 marzo. La 71esima edizione della kermesse musicale si terrà dal 2 al 6 marzo. Dovrà quindi attenersi alle rigide regole imposte dal Governo Conte per contenere i contagi da Covid-19. Nei giorni scorsi si era parlato della possibilità di uno slittamento – magari ad aprile – ma in accordo con gli sponsor la Rai ha confermato Sanremo 2021 per la prima settimana di marzo.
Il prefetto di Imperia ha però chiarito che il pubblico non potrà presenziare all’evento. Come per altri teatri, sale cinematografiche ed eventi, il Festival non farà eccezione. A tal riguardo il prefetto Alberto Intini ha precisato: “L’attuale Dpcm, in vigore fino a 5 marzo, al massimo resterebbe fuori soltanto la serata finale del 6, non consente spettacoli aperti al pubblico nei teatri e nei cinema anche all’aperto. (Continua a leggere dopo la foto)
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Quindi, non c’è alcuna ipotesi di presenza di pubblico né pagante, né su inviti. È ancora tutto in itinere e prima di compiere valutazioni, bisognerà capire l’evolversi della situazione: l’unica cosa che mi sento di dire è che la norma è chiara e Sanremo non sarà un’eccezione”. Intini lo ha comunicato al termine di un incontro con i vertici della Rai per discutere il piano sicurezza. (Continua a leggere dopo la foto)
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Nei prossimi giorni si terrà un altro incontro. La Prefettura convocherà anche l’amministrazione comunale e gli ‘attori’ protagonisti a livello locale. La Rai ha dovuto prendere atto della decisione, presa per salvaguardare la salute pubblica. L’azienda ha fatto sapere che ovviamente “si atterrà” alla decisione del prefetto così come a tutte le disposizioni delle autorità competenti riguardo alle decisioni sul prossimo Festival. (Continua a leggere dopo la foto)
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La Rai è ora costretta a preparare in breve tempo un piano B. Secondo le indiscrezioni starebbe valutando di utilizzare dei figuranti pagati. In sostanza c’è la voglia di equiparare l’Ariston a uno studio televisivo, sempre previa autorizzazione delle autorità.
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